di Carmine Di Filippo

Non so che scemo sono in questa questione, vista da molti con tifoseria. Non so che effetti positivi hanno manifestazioni e marce per la pace: il governo ha i suoi vincoli e non si affiderà alla piazza.

L’assemblea Onu ha approvato la risoluzione per la pace in Ucraina: ‘… sovranità, l’indipendenza, l’unità e integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti’ anche dalla Russia nel 1991; ‘la cessazione delle ostilità e il ritiro immediato, completo e incondizionato delle forze militari russe’.

Di questa risoluzione, e pure del piano di pace, il truce mandante di assassini Putin se ne frega (venia a chi s’infastidisce se lo definisco così). Non so come si pensi ad un tavolo per la pace senza il truce, o come si pensi di convincerlo a sedercisi. Come trattare con chi non esplicita i suoi obiettivi e, se non la guerra, certamente vuole la terra altrui. Letta ha espresso un pio desiderio: ‘l’aggressione infame deve arrestarsi’.

C’è assenza di proposte da parte di coloro che marciano, al netto del non invio di armi. Non so che pace, e per chi, sarebbe quella ottenuta soltanto non aiutando gli ucraini a difendersi, lasciando che il truce li sottometta. Non capisco quale diplomazia si potrebbe usare a vantaggio di un cassiere con la pistola puntatagli contro da un rapinatore. Penso che l’Europa debba aiutare gli ucraini, a prescindere dal fatto che lo facciano anche i maccartisti Usa. Le loro armi aiutano gli ucraini più delle nostre, e solo le nostre non basterebbero. Quindi bene che ci siano anche quelle. E questo anche se il truce non vuole invadere tutta l’Europa: mica è Hitler. Non capisco perché non dovremmo aiutarli solo perché non possiamo aiutare tutti nel mondo per guerre o oppressioni. Aiutiamo chi possiamo, e l’Ucraina è vicina; gli ucraini in Italia erano 240.000 nel 2016, e danno una mano alla nostra società.

Per il truce l’invio di armi è una azione contro la sua ‘operazione speciale’ che non è guerra: è aggressione, descritta fin dalla risoluzione Onu n.3314/1974. Non vedo il riferimento all’art.11 della Costituzione: aiutiamo un popolo a non soccombere anche senza avere convenienza a farlo; questo non implica non ripudiare la guerra.

Il truce nei suoi piagnistei sulla ‘Russia minacciata’ si è spesso riferito ai ‘disvalori dell’Occidente che vorrebbe distruggere la Russia’. Ma è lui il ‘cane che morde’. L’adesione alla Nato dei sette Paesi vicini alla Russia nel 2004 è avvenuta per il desiderio di aumentare le loro difese, ribadito a Scholz il 10 febbraio 2022; strano immaginare che si preparassero ad attaccare la Russia, che fossero ‘cani che abbaiano’. In Europa furono piazzati arsenali durante la guerra fredda per il timore di un attacco dell’Urss. La stessa Nato nacque per questo. Ma attacchi alla Russia non ce ne sono stati.

Il truce giustifica l’invasione dell’Ucraina per difendersi dall’accerchiamento; ma, se pure la occupa tutta, si troverà comunque accerchiato, e non ha detto cosa pensa di fare. Si è giustificato col voler ‘denazificare’ il popolo ucraino da lui definito ‘fratello’, cominciando da Kiev. Poi ha detto di voler difendere la parte russofona del Donbas; ma, una volta occupata, continua a massacrare tutti. Nel Parlamento ucraino del 2019 fu eletto un solo nazifascista su 400 di Svoboda, e non ce n’è nessuno al governo.

Il truce non aveva il diritto di ‘invadere l’Ucraina per sostituire l’eletto Zelensky con un governo di persone perbene’.

Tanti eventi e relative cause. Di tutto ciascuno selezioni quanto basta per sostenere la propria tesi. Si dice ‘pace’, si rifiuta l’invio di armi, ma si pensa alla convenienza; sacrificarsi per gli ucraini non è un ‘valore’. ‘Libertà, democrazia, sovranità’ valgono solo se riguardano noi, altrimenti sono commerciabili un tanto al chilo per il nostro benessere.

Beati quelli che non sono scemi, perché di essi potrebbe essere il ‘regno del benessere’. Non vado a combattere come non ci va chi non vuole mandare armi: non risolveremmo niente.

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