“A me Calenda resta estremamente simpatico e gli voglio anche bene. Ma mi sembra che ragioni non secondo il linguaggio alfabetico ma per ideogrammi e per figurine, ma, caro Carlo, ci sono più cose di quante ne contenga la tua filosofia“. È il monito lanciato a Otto e mezzo (La7) da Pier Luigi Bersani al leader di Azione Carlo Calenda, che all’indomani della vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd ha preconizzato con Renzi la trasmigrazione di molti esponenti dem nel Terzo Polo.

Bersani cita due versi celebri dell’Amleto di William Shakespeare e spiega: “La politica non è un fatto di spazi, per cui se sposti un birillo, si sposta anche l’altro. La politica è un fatto gravitazionale. Il problema è se il Pd ha un progetto che centra i problemi reali del paese. E bisogna tirare da tutti i lati. Le ultime primarie dem – conclude – ci hanno detto una cosa: svegliatevi, c’è la destra. Questo messaggio dovrebbe essere ascoltato anche da Calenda e da Renzi: c’è la destra. Quindi, bisogna dire cosa si fa e non “ni, forse, vedremo”. Uno deve dire chiaramente se gli interessa costruire un campo alternativo alla destra. Se non lo dice, non perdiamo tempo e proviamoci senza”.

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