Niente più ballottaggi nei Comuni sopra i 15mila abitanti se un candidato sindaco raggiunge almeno il 40% dei voti. Lo prevedeva un emendamento presentato da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia in Commissione Affari costituzionali al Senato, dov’è in discussione un disegno di legge sul computo dei votanti per la validità delle elezioni comunali. Dopo la rivolta delle opposizioni, la proposta è stata ritirata. “È un colpo di mano inaccettabile“, avevano denunciato i senatori del Pd Dario Parrini e Andrea Giorgis.”Il centrodestra ha ripresentato un gravissimo emendamento con cui prova a modificare il sistema elettorale dei Comuni sopra i 15mila abitanti, per cui chi supera il 40% dei voti verrebbe immediatamente eletto. Questo fa sostanzialmente venir meno il principio del ballottaggio, un atto gravissimo dal punto di vista procedurale che impatta sul sistema elettorale degli enti locali”. Al momento, infatti, il ballottaggio è escluso solo se un candidato sindaco raggiunge il 50% più uno dei voti validi.

Sul provvedimento – già approvato dalla Camera nella scorsa legislatura – i gruppi parlamentari avevano deciso di comune accordo di adottare la procedura d’urgenza, che consente l’esame del disegno di legge direttamente in Aula, nella seduta di mercoledì pomeriggio. Se l’emendamento non fosse stato ritirato, quindi, sarebbe stato votato insieme al ddl, in quella che le opposizioni considerano una forzatura. “Mi sembra evidente che il perimetro del ddl su cui si è convenuto di procedere in via accelerata è decisamente diverso dal perimetro che verrebbe ad assumere con questo emendamento”, spiegava il senatore Giorgis. Per questo M5s, Azione-Iv, Verdi-Sinistra e Pd si sono rifiutati di votare il parere sul testo in Commissione e hanno chiesto la convocazione d’urgenza della Giunta per il regolamento.

“Il blitz dei partiti di maggioranza è intollerabile. Lo è nel merito, perché consentirebbe a un sindaco di essere eletto con appena il 40% dei consensi. Ma denunciamo soprattutto il metodo: FdI, Lega e FI vogliono introdurre surrettiziamente una modifica così clamorosa con un emendamento che sta per sbarcare in aula, ampliandone il perimetro in maniera abnorme e senza il minimo coinvolgimento delle opposizioni. Ci opporremo in ogni modo e siamo pronti alle barricate contro questa forzatura assurda ed inaccettabile”, ha attaccato la capogruppo M5s Barbara Floridia. Mentre uno dei firmatari della proposta, il senatore di Forza Italia Adriano Paroli, ne difendeva il contenuto: “L’emendamento non avvantaggia nessuno, ma semplifica il sistema elettorale dei Comuni sopra i 15mila abitanti. In Sicilia già si vota così e funziona. In questo modo si evita il ballottaggio e quindi si evitano costi, ma anche il mercato delle vacche che a volte scatta”.

Articolo Precedente

Il Csm sconfessa Pinelli: su proposta dei laici FdI e M5s il plenum vota per chiedere i danni a Palamara. Il vicepresidente voleva rinunciare

next
Articolo Successivo

Naufragio Crotone, “altri esotici viaggi”: il sarcasmo del gip che convalida il fermo di due scafisti. “Organizzazione, sfruttano disperati”

next