Dopo quasi 50 anni tornano gli Ufo alle Nazioni Unite. Grazie alla approvazione dello Stato di San Marino, il “Progetto Titano” redatto dal Centro ufologico nazionale (Cun) e l’International Centre for extraterrestrial research (Icer) verrà presentato nelle sessioni autunnali al “Palazzo di Vetro”.

Ufo alle Nazioni Unite? Voglio ricordare i principali eventi che hanno visto l’Onu affrontare il tema degli oggetti volanti non identificati. Fu l’ex segretario generale U’Thant ad inaugurare la tematica con una dichiarazione clamorosa fatta il 27 giugno del 1967 al New York Post nel quale affermava che “il problema più importante che dobbiamo affrontare alle Nazioni Unite, dopo la guerra del Vietnam, è il fenomeno Ufo”. Ancora oggi stupisce tale dichiarazione. In realtà il primo in sede Onu a parlare di Ufo fu il fisico James McDonald, professore dell’università dell’Arizona, con il suo discorso sugli “aspetti scientifici di portata internazionale del problema degli oggetti volanti non identificati”, presentato il 7 giugno 1967 al gruppo di lavoro sugli affari dello spazio esterno. Poi nel 1970 sempre U’Thant, interrogato dai giornalisti a proposito degli Ufo al suo arrivo a Ottawa in Canada, rispose che “ci sono cose sulle quali mi è stato proibito di parlare”, aggiungendo così mistero al mistero.

Fin dal 1975 lo Stato di Grenada si era messo in luce per gli sforzi tesi a convincere le grandi potenze a condividere le informazioni sugli Oggetti volanti non identificati. Ma un rapporto sugli Ufo all’Onu fu presentato il 14 luglio 1978 durante la 33° Assemblea Generale delle Nazioni Unite grazie a Gordon Cooper, Jacques Vallée, Claude Poher, Allen Hynek, Sir Eric M. Gairy con il Segretario Generale Onu Kurt Waldheim, nell’ambito della 33° Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il 12 ottobre 1978 Sir Eric Gairy, primo ministro e ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Grenada, pronunciò il famoso discorso alla 32ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

A novembre dello stesso anno ci fu il discorso alle Nazioni Unite dell’astronomo J. Allen Hynek (Discorso di J. Allen Hynek all’Onu nel 1978) consulente per l’USAF nel Project Blue Book. Il 1978 si concluse con la famosa “Recommendation to Establish UN Agency for UFO Research – UN General Assembly decision 33/426, 1978” (Recommendation to Establish UN Agency for Ufo Research). La cosa non ebbe però seguito per la morte di Sir Eric Gairy, seguita poi da un colpo di Stato nell’isola di Grenada.

Da ultimo ma non per importanza, il discorso del Presidente Usa, Ronald Reagan, che tenne alla 42esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 21 settembre del 1987. In tale occasione parlò di una ipotetica minaccia proveniente da un’invasione aliena e di come sul pianeta ci saremmo dovuti preparare unendoci nell’attesa tra paesi di differenti orientamenti, politici etnici e religiosi. Ovviamente una richiesta implicita di collaborazione all’allora Presidente dell’Urss, Michail Gorbaciov.

L’unica vera invasione di ufo ed extraterrestri è quella avvenuta negli ultimi anni sui media che hanno incominciato a prendere in seria considerazione il problema. Sarà il 2022 l’anno che vedrà alla luce il Progetto Titano realizzato dal Project Manager Paolo Guizzardi, progetto che è stato recepito dal governo di San Marino e che verrà poi presentato a fine 2023 alle Nazioni Unite. Da allora molte cose sono cambiate dal riconoscimento ufficiale degli Ufo/Uap come fenomeno da studiare e dal coinvolgimento di scienziati di diverso orientamento in commissioni di studio e progetti di ricerca come il Galileo Project (gestito da università come Harvard, Stanford, e molte altri enti, non ultima per importanza la Nasa). Insomma un repentino cambio di paradigma, che vedrà in autunno protagonisti gli oggetti volanti tornare all’Onu.

Tutti i documenti ufficiali governativi sul fenomeno Ufo sono qui.

Articolo Precedente

Vivere di solo marketing è un’illusione di massa: ci stiamo svendendo al miglior offerente

next
Articolo Successivo

Se vogliamo che i nostri bimbi diventino adulti felici, torniamo ai fondamentali

next