Dalla polmonite bilaterale all’amputazione di mani e piedi. È il dramma dell’ex pattinatore russo e campione olimpico Roman Kostomarov, 46 anni, ricoverato dal 10 gennaio per una polmonite bilaterale. In seguito al ricovero all’ospedale di Kommunarka, nella periferia di Mosca, si è subito presentata una febbre altissima, insieme ad altri sintomi che ha portato alla diagnosi di una polmonite bilaterale. Da qui l’escalation drammatica, Kostomarov ha infatti dovuto subire l’amputazione dei piedi e forse di alcune dita delle mani per contrastare la diffusione di un’infezione molto aggressiva. Sembra che l’infezione abbia cominciato a diffondersi rapidamente per tutti i distretti del suo corpo, provocando necrosi e cancrena dei tessuti. Questo ha portato i medici a procedere con l’amputazione. L’atleta si trova adesso in coma farmacologico e il suo stato di salute appare molto compromesso. Secondo i media russi, nell’ultimo periodo Kostomarov aveva sottoposto il proprio corpo a stress considerevoli e a temperature rigide.

“Senza entrare nel merito specifico di questo caso, esistono situazioni a noi ben note che sono frutto di concause di una patologia”, spiega il professor Roberto Cauda, Infettivologo del Policlinico Gemelli di Roma. “Da un lato esiste infatti una causa principale, che è un virus o batterio, ma sappiamo anche che le malattie virali aprono la porta all’insorgenza di malattie batteriche, che risentono molto dell’immunità naturale legata ai meccanismi di difesa, come le ciglia presenti sulle mucose che svolgono un’azione da ‘spazzini’. Per esempio, ogni secondo introduciamo col respiro anche germi che vengono bloccati sulle vie aeree. Abbiamo nel nostro organismo un sistema di immunità mucosale legato agli anticorpi e ai linfociti. Questo sistema produce una protezione aspecifica di fronte alle malattie in generale”, precisa Cauda.

I media russi hanno riportato come causa principale dell’infezione del pattinatore un forte stress e condizioni di temperature rigide cui Kostomarov si era sottoposto. “Come detto, non si può stabilire in modo così semplicistico un quadro clinico del genere”, sottolinea l’esperto, “anche se condizioni come un forte abbassamento della temperatura e uno stress cronico riducono determinate difese immunitarie. Sappiamo da tempo che, in particolare, lo stress gioca un ruolo importante nella regolazione dell’immunità e può favorire l’insorgenza di molte malattie infettive, ma anche di tumori (ovviamene non è il solo responsabile). In questa condizione preliminare, batteri e virus possono avere purtroppo buon gioco e, a seconda della loro aggressività, si producono quadri clinici diversi in cui vengono interessati vari organi, come polmoni e cuore. E molti germi, come mi è capitato nella mia esperienza, possono fare partire un embolo da vari organi. Per capire meglio il caso del pattinatore russo bisognerebbe conoscere che tipo di germe lo ha colpito”.

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