Stefano Bonaccini primo con il 52,87 per cento delle preferenze e 79,787 voti. Seconda Elly Schlein con il 34,88% (52.637 voti). Terzo Gianni Cuperlo al 7,96% (12.008 voti) e Paola De Micheli al 4,29 (6.475 voti). È questo il risultato delle primarie dei circoli Pd: a sfidarsi ai gazebo saranno quindi, come previsto, il presidente dell’Emilia-Romagna e la sua ex vice. In totale, dal 3 al 19 febbraio, hanno votato 151.530 iscritti. “Un risultato straordinario di partecipazione politica, unico in Italia”, ha scritto su Twitter il segretario uscente Enrico Letta. “Siamo orgogliosi della nostra comunità. A domenica”.

A separare il primo sfidante dalla seconda circa 30mila voti, ma Schlein ha ottenuto anche due vittorie simboliche a Milano e Roma. Nel capoluogo lombardo, l’ex eurodeputata ha ottenuto 1790 preferenze contro le 1786 dello sfidante. I due candidati in testa, già pronti per il duello finale, attendevano solo la conferma dei dem laziali e lombardi che hanno avuto una settimana di voto in più dopo le Regionali. Negli ultimi giorni Bonaccini ha lavorato per guadagnare terreno in Lazio. Nella sua partita fuori casa, ieri, sono arrivati gli assist del sindaco Roberto Gualtieri e di un dem di peso come Claudio Mancini. Mentre Schlein ha riempito piazza Testaccio, mostrando un radicamento più che consolidato.

I due sfidanti, dunque, preparano la volata finale verso le primarie. Davanti hanno un’ultima settimana di incontri e scontri. A partire da quello di stasera, in diretta televisiva su Sky. Convinti gli iscritti, restano da persuadere gli elettori di centrosinistra, chiamati ad esprimere l’ultima parola nei gazebo. E i due ex colleghi, anche oggi, non hanno perso tempo, lanciandosi in corsa sulle strade e nelle piazze del Meridione. A Campobasso, per Schlein, è sceso in campo anche Art.1 con il suo segretario regionale. Ma è la Puglia il terreno conteso, con i due candidati che la attraversano senza mai incontrarsi.

Da Taranto Bonaccini rilancia il suo attacco alla sfidante, già affidato alle colonne del Corriere. “Più o meno tutti quelli che hanno guidato il partito in questi anni sostengono Elly”, dice. “Leggittimo”, o meglio “fisiologico”, per il presidente emiliano, che avverte: “hanno capito perfettamente che se vinco e divento segretario, noi facciamo un nuovo gruppo dirigente”. Schlein aveva già consolidato la controffensiva: “Essere amministratori non è una linea politica”. E da Foggia rilancia, dichiarandosi “assolutamente” convinta di poter battere Bonaccini. La candidata punta su “una larga partecipazione” degli elettori ai gazebo e le piazze gremite degli ultimi giorni sono di certo incoraggianti. Il primo classificato, invece, spera di poter confermare alle primarie il risultato ottenuto nei circoli.

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