La storia del narcotrafficante Frank Lucas, ma pure i lavori più famosi di Quentin Tarantino, da Pulp Fiction a Bastardi senza gloria, classici americani come Il gladiatore e italiani come Il marchese del grillo. Ma pure film sugli anarchici e La storia del Fascismo di Rai Trade. C’era un po’ di tutto tra i 212 di film ritrovati nell’ultimo appartamento abitato da Matteo Messina Denaro. In quello che è stato definito il suo ultimo covo, abitato dal boss fino all’arresto del 16 gennaio, non c’erano solo libri. Gli uomini del Ros dei carabinieri hanno trovato una cinquatina di saggi nella casa di vicolo San Vito, a Campobello di Mazara.

Ma il boss delle stragi non era solo un lettore onnivoro: era pure uno spettatore appassionato. Messina Denaro, infatti, custodiva in casa addirittura 212 dvd con altrettanti film. Una sorta di cineteca trasversale visto che è composta da generi molto diversi. Alcuni titoli, tra l’altro, sono usciti molto tempo fa e quindi difficilmente reperibili nei negozi specializzati. E d’altra parte, con l’avvento delle piattaforme web i rivenditori di film in dvd sono quasi scomparsi: da quanto tempo, dunque, Messina Denaro custodiva i cd coi suoi film preferiti? Se li è portati dietro durante trent’anni di latitanza? È a queste domande che risponderanno le indagini del procuratore capo di Palermo, Maurizio De Lucia e dell’aggiunto Paolo Guido. Per esempio: quei dvd sono sempre rimasti negli appartamenti di Campobello abitati da Messina Denaro negli ultimi due anni? Se così fosse è dunque possibile che il boss abitasse nel comune in provincia di Trapani da molto tempo. Ma cosa c’era nella cineteca del boss delle stragi?

Un titolo che spicca su tutti è S’era tutti sovversivi, il film sull’attivista anarchico, Franco Serrantini, morto nel 1972, nel carcere Don Bosco di Pisa dopo essere stato picchiato dai poliziotti e lasciato senza cure per due giorni. Mentre non lascia indifferenti neanche Cose Nostre, l’ironico film di Luc Besson su un pentito di mafia che con la famiglia vive sotto copertura stentando ad abbandonare i comportamenti mafiosi. Oppure Uomini di Parola, dove Al Pacino nei panni del ladro Al esce di prigione dopo 28 anni, ad aspettarlo ci sarà Christopher Walken, che interpreta l’amico storico, che ha, però, ricevuto l’ordine di ammazzarlo. Nello scaffale dell’appartamento-covo non poteva mancare un titolo come American Gangster, film d’azione con Denzel Washington nei panni di Frank Lucas, il boss della Harlem degli anni ’60 e ’70. Per il resto la raccolta di film trovati nel covo di via San Vito a Campobello di Mazara è un melting pot di generi. Una rassegna ai limiti della schizofrenia che alterna Antonioni con Sex and the city.

Nella scelta cinefila dell’ex latitante c’è, infatti, Blow Up, il film di Michelangelo Antonioni tratto da un libro di Julio Cortazar, una sorta di thriller che ruota sulla debole distinzione tra realtà e fantasia. Tra sogno e realtà invece sosta il film di Christopeher Nolan, Inception, anche questo nel covo di Messina Denaro. Mentre, l’apprazzamento per Francis Frod Coppola emerso nei poster del Padrino trovati appesi nelle pareti covo si conferma con il dvd di Apocalipse Now, il film cult del cineasta italoamericano sulla guerra in Vietnam. In fila sullo scaffale c’è quasi tutta la filmografia di Tarantino (Pulp Fiction, Kill Bill 1 e 2, Django, The Hateful 8) che ha fatto del tema della vendetta il fil rouge di tutta la sua cinematografia più recente. Ma ci sono anche i Coen con Non è un Paese per vecchi e c’è perfino Woody Allen con Basta che funzioni. Nella rassegna personale del boss di Castelvetrano c’è pure tutto un filone di commedia francese a tratti molto ricercata, come Mammuth, il film con Gerard Dépardieu che ripercorre gli anni di lavoro di un operaio rimasto senza legami sociali una volta entrato in pensione. Ci sono anche le gesta di Alessandro Magno, raccontate da Oliver Stone in Alexander. Sempre di Stone c’è anche il notissimo Platoon, il film sulla spietatezza del Vietnam e proprio la guerra in Vietnam ricorre spesso nelle trame dei film scelti da Messina Denaro. Che non disdegna neanche thriller psicologici come lo Shutter Island di Martin Scorsese. O capolavori di fantascienza come Blade Runner. Ma anche film che insistono sulla tenacia di personaggi maschili in situazioni estreme e logoranti come quel The Revenant che ha infine consegnato l’oscar a Leonardo Di Caprio. Nella lunga fila di titoli (più di 200) non possono mancare blockbuster con Arnold Schwarzenegger o Silvester Stallone, alias John Rambo, il quarto film della famosissima saga sul veterano del Vietnam. Con lo stesso attore iconico dell’azione c’è in fila nella mensola dei film del padrino anche i Mercenari. Blockbuster storici come Troy, Il Gladiatore, 300. A questo si affiancano film “femministi” come Agorà, che racconta la vita della matematica, astronoma e filosofa greca-alessandrina Ipazia, morta lapidata.

Ma c’è anche il biopic su Frida Kahlo. Che fanno da apripista a film più orientati su un pubblico femminile come Sex And The City e lo strappalacrime P.S. I Love You, che insiste sul dolore della perdita del marito della protagonista: prima di morire le invierà una serie di messaggi che continueranno ad accompagnarla nei mesi dopo la morte. Non mancano però i film d’azione, che sono in netta prevalenza: il notissimo Attacco al Potere e le saghe di Fast and Fourius e Jason Bourne. In fila nello scaffale teneva anche horror come Hostel e Io sono Leggenda. O film come Faust, una versione moderna tratta da un fumetto. Messina Denaro aveva guardato anche Unkonwn, Senza identità, il thriller con Liam Neeson che dopo un brutto incidente dovrà recuperare documenti e memoria. Nel melting pot c’è perfino Mario Monicelli con il Marchese del Grillo e il sequel di Traisnpotting, il noto cult di Danny Boyle ambientato ad Edinburgo, su un gruppo a metà tra dipendenza alla droga e delinquenza. Nel sequel il protagonista torna ad Edinburgo dopo anni di assenza dopo avere tradito i suoi amici, sottraendo la loro parte di una refurtiva e scappando. Il capomafia aveva pure il dvd di Mio cugino Vincenzo, con Joe Pesci e la premio Oscar Marisa Tomei: è uscito nel 1992, l’anno delle stragi. L’ultimo trascorso da Messina Denaro prima di cominciare una latitanza trentennale.

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