Ancora un’indagine per ipotizzate violenze nei confronti di almeno tre detenuti. C’è un’altra inchiesta, dopo le indagini di Torino e Ivrea, nelle carceri piemontesi. L’istituto nel mirino degli inquirenti è quello di Biella dove sono indagati 28 appartenenti alla polizia giudiziaria: il vicecomandante è ai domiciliari, 27 agenti rischiano la sospensione dal servizio. L’indagine della Procura è scattata il 3 agosto 2022 dopo la segnalazione del vice comandante della polizia penitenziaria di Biella che aveva denunciato un detenuto per atti di violenza e minaccia, nonché per oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. “La circostanza che ha immediatamente creato allarme in capo a questa Procura – spiega, in una nota, il procuratore capo Teresa Angela Camelio – è stato l’impiego dell’uso del nastro adesivo per contenere il detenuto, già ammanettato, in violazione dell’articolo 41 della Legge sull’Ordinamento Penitenziario e, quindi, con modalità in contrasto con il dettato normativo”.

Proprio da questo particolare è stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti del pubblico ufficiale da parte dell’amministrazione della casa circondariale. La procura intanto aveva chiesto l’acquisizione degli atti del procedimento giunti però a fine novembre. Le indagini sono state condotte direttamente dal procuratore Maria Angela Camelio e dal sostituto Sarah Cacciaguerra. Il detenuto era stato poi interrogato confermando le violenze e aveva presentato denuncia per gli abusi subiti. Ci sarebbero poi anche referti medici a testimoniare le “illecite modalità del contenimento e le lesioni personali subite”. Gli inquirenti hanno poi acquisito le immagini delle videocamere, che sono state visionate dai carabinieri della polizia giudiziaria. Proprio da questi video sarebbero emersi nuovi episodi di violenza e di illecito contenimento da parte polizia penitenziaria nei confronti di altri due detenuti. La procura ha depositato una richiesta di misure che il giudice per le indagini preliminari ha parzialmente accolto: domiciliari per il vice comandante, mentre dopo gli interrogatori il giudice deciderà sull’applicazione delle altre richieste di misure interdittive nei confronti dei 27 agenti coinvolti.

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