“L’aula di oggi era chiamata in modo unanime e unitario a approvare la proposta di legge istitutiva della Commissione antimafia a cui tutti i deputati hanno lavorato indistintamente senza colore politico, perché riteniamo che rispetto al tema della mafia ci debba essere un’unità nel Parlamento e un’unità nel paese. Quest’unità è stata insozzata dalle parole dell’onorevole Donzelli che sono gravissime e che hanno contenuto e carattere di rilevanza penale”. Lo ha detto la Capogruppo del PD alla Camera, Debora Serracchiani, fuori da Montecitorio, leggendo ai giornalisti il resoconto stenografico dell’intervento dell’esponente di Fratelli d’Italia. Sottolineando che il Pd “non ha mai messo in dubbio il 41 bis”, Serracchiani ha spiegato il perché delle visite in carcere. E, parlando del caso Cospito, ha aggiunto: “Noi abbiamo fatto una sola richiesta senza dubitare di altro, abbiamo chiesto al ministro Nordio di valutare, esclusivamente per ragioni umanitarie, le condizioni di salute del detenuto e il ministro Nordio ha fatto esattamente ciò che avevamo chiesto e cioè, confermando il 41 bis, ha spostato un altro carcere la persona affinché potesse avere le cure adeguate”.

La deputata dem ha poi chiesto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, quale fosse il suo punto di vista: “Chi oggi rappresenta il Paese ha il dovere di mantenere unito il Parlamento e la politica, quindi chiediamo alla presidente Meloni di prendere lei una posizione chiara su queste affermazioni, ci dica se la pensa allo stesso modo“.

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Nordio: “L’ondata di violenze è la prova di un legame tra Cospito e i compagni esterni e può giustificare il mantenimento del 41 bis”

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Cospito, Bonelli: “Donzelli chieda scusa, sue parole indecenti. Il governo ha la responsabilità di non aver trasferito prima il detenuto”

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