Bagarre a L’aria che tira (La7) sull’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella serata finale del Festival di Sanremo. Miccia del dibattito è la posizione del leader di Unione Popolare, Luigi de Magistris, che spiega la sua totale contrarietà: “Questo è un ulteriore passo per provare a convincere un popolo italiano, che nella sua maggioranza è ancora contrario all’invio delle armi, che questa guerra ormai è una cosa di ineluttabile. Se vogliamo dare un messaggio – continua – allora facciamo parlare una mamma ucraina e una mamma russa, una cantante ucraina e una cantante russa, le associazioni impegnate da anni. Non abbiamo bisogno di propaganda. Il popolo italiano è stanco di questa scelta con cui ci stanno portando sull’orlo della guerra nucleare, che ormai tutti considerano addirittura un’opzione”.

La prima a insorgere è la conduttrice Myrta Merlino che, col giornalista Francesco Specchia di Libero, chiede all’ex sindaco di Napoli quale sarebbe l’alternativa, visto che non possiamo lasciare l’Ucraina al suo destino.
L’alternativa è la diplomazia“, risponde de Magistris.
Il giornalista del Corriere della Sera Goffredo Buccini ribatte che non ci sono le condizioni per un dialogo. Gli fa eco la deputata di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo: “Uno deve voler la pace cedendo le sue terre?”.
“Colosimo, anche i palestinesi sono sotto occupazione – rilancia de Magistris – Vabbè, allora arriviamo alla guerra nucleare. Questa guerra finisce o con l’olocausto nucleare o con la diplomazia. Voi state legittimando la guerra mondiale. Ma in ogni caso Zelensky a Sanremo è una cosa che non si può guardare“.

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