“L’indagato più è delinquente e più sa di essere intercettato. Crediamo veramente che la mafia parli per telefono? Un mafioso vero non parla né al telefono, né al cellulare perché sa che c’è il trojan, né in aperta campagna perché ci sono i direzionali”. Scoperto che Matteo Messina Denaro aveva due cellulari e dopo che il procuratore generale della procura di Palermo, Maurizio De Lucia, ha detto che le intercettazioni sono fondamentali per le indagini, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, lasciando la Camera dei deputati, a domanda sulle sue affermazioni, non risponde e si infila in auto. In precedenza Nordio aveva dichiarato ai cronisti di condividere l’affermazione secondo cui le intercettazioni sono costose ma utili. “Indispensabili nelle indagini su terrorismo e mafia, molte altre sono costose, inutili ed espongono i cittadini non indagati né imputati alla gogna mediatica, ma nessuno ha mai messo in dubbio che per le indagini su mafia e terrorismo le intercettazioni siano indispensabili”.

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