Fuochi d’artificio sono stati esplosi, la sera di mercoledì 11 gennaio, nell’intercinta, una zona attigua alle mura di cinta, del carcere di Trapani. Mafiosi detenuti nella struttura, alla fine, avrebbero urlato dalle celle per ringraziare per l’omaggio. A diffondere la notizia Mimmo Nicotra, presidente della Confederazione sindacati penitenziari (Consipe). Sono state inviate indagini per identificare gli autori e il destinatario del “festeggiamento”. Il sindacalista ricorda inoltre che il penitenziario ha “una gravissima carenza di personale” e “non ha un direttore effettivo, ma un dirigente che viene due volte a settimana da Palermo”.

“È vergognoso che siano stati esplosi giochi pirotecnici a due passi dalle mura del carcere di Trapani. Come poliziotti ci siamo vergognati di offrire uno spettacolo ai cittadini in un luogo dove la sicurezza dovrebbe essere al primo posto”. Afferma il segretario della Uilpa polizia penitenziaria della Sicilia Gioacchino Veneziano. “Lo abbiamo detto in tutte le salse, – denuncia Veneziano – la gestione complessiva del carcere di Trapani è fallimentare, infatti in tempi non sospetti abbiamo chiesto l’intervento del gruppo operativo mobile, ed è una scusa il fatto che il direttore occupa due incarichi, perché le due strutture di Trapani e Palermo contengono circa 800 detenuti, e in Sicilia ci sono direttori che da soli reggono egregiamente carceri con oltre 1400 detenuti”. “Da mesi la direzione latita nelle relazioni sindacali, gli agenti della polizia penitenziaria vengono sottoposti a stress con continue violazioni delle regole regionali. Investiremo della questione – conclude Veneziano – il nuovo Capo Dap Giovanni Russo, perché i Poliziotti del Pietro Cerulli non meritano queste mortificazioni, frutto di gestioni operative discutibili che meritano verifiche dipartimentali, e siamo certi che il provveditore regionale interverrà per fare rispettare gli accordi sottoscritti dalla stessa con i sindacati regionali sempre violati dal direttore”.

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