Amazon conferma forti tagli al personale: il gruppo lascerà a casa 18.000 persone nel mondo. Si tratta della più forte ondata di licenziamenti nella storia della compagnia di Seattle, per quanto riguardi solo l’1,5% della forza lavoro. Saranno coinvolti soprattutto i lavoratori dei negozi fisici che fanno capo ad Amazon Fresh e Amazon Go e la divisione People Experience and Technology Solutions. In una comunicazione ai dipendenti l’amministratore delegato Andy Jassy sostiene che la decisione non è stata presa alla leggera. “Lavoriamo per sostenere coloro che sono colpiti offrendo pacchetti che includono un pagamento, benefit sanitari e sostegno” per trovare un posto di lavoro, si legge nell’email. Jassy quindi osserva come “Amazon ha navigato un’economia incerta e difficile in passato e continuerà a farlo. Questi cambiamenti ci aiuteranno a perseguire opportunità di lungo termine con una struttura dei costi più forte”.

Tagli in arrivo anche per il produttore di software Salesforce, che ridurrà la propria forza lavoro di circa il 10% (8mila persone). L’organico è cresciuto troppo nel periodo precedente la crisi economica, secondo la società, e va ridimensionato ora che i consumatori stanno rivedendo le loro abitudini di spesa e “adottando un approccio più misurato alle loro decisioni di acquisto”. La ristrutturazione della forza lavoro, secondo i piani della società, dovrebbe essere completata entro la fine dell’anno fiscale 2024, come emerge da una nota informativa depositata presso la Securities and Exchange Commission (la Consob statunitense). Il piano prevede inoltre una riduzione delle proprietà immobiliari da completare entro il 2026.

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