Si è preso una bella responsabilità il Tg1 l’altra sera, decidendo di non mandare in onda le immagini dell’imbrattamento del Senato e spiegando in diretta la decisione con una motivazione di cui parleremo. Ha scelto, infatti, con quella decisione di rompere la pluridecennale linea di oggettività dell’enunciazione.

Chiarisco: l’oggettività enunciativa non va confusa con quella che comunemente e banalmente si definisce l’obiettività, cioè un certo equilibrio di giudizio, un’equidistanza delle varie fazioni, uno stare al di sopra delle parti separando i fatti dalle opinioni: in poche parole una cosa che non esiste. L’oggettività nell’enunciazione è un’altra cosa, più seria: significa illustrare gli oggetti (i fatti, il mondo) mostrando gli oggetti stessi, privilegiando l’immagine, la presenza dell’oggetto di cui si parla rispetto a quelle dei soggetti che ne parlano, proporre le immagini della realtà come se fossero la realtà stessa, oscurando i filtri e le mediazioni.

Con quella scelta di mettere invece in forte evidenza la presenza e l’intervento del soggetto enunciatore – l’inviato e la redazione – il Tg1 si è avvicinato alla linea meno oggettiva, più interpretativa, che fu propria del mitico Tg3 e più recentemente seguita brillantemente dal tg di Mentana, che non manca mai di far risaltare come intervengano scelte soggettive nel decidere di cosa si deve parlare.

Fin qui insomma tutto bene, uno spostamento legittimo e importante nel modello comunicativo. Peccato che la motivazione non sia all’altezza.

Che significa “non vi mostriamo questa cosa perché quel tipo di protesta non è accettabile”? Non è in grado il destinatario di stabilirlo? Le immagini non sono abbastanza chiare per poter essere giudicate? Che cosa si vede di così terribile? Si teme l’emulazione o si vuole evitare di dare visibilità ai protagonisti, come si faceva con quelle giovani che, durante una partita di calcio, invadevano il campo a seno nudo?

E poi se applichiamo il criterio di accettabilità, siamo in un bel guaio: per esempio potrebbe non essere il caso di mostrare certi bombardamenti perché non è accettabile quel tipo di guerra. Oppure a un livello meno impegnativo, ieri non era il caso di mostrare le immagini dell’arrivo di Cristiano Ronaldo in Arabia perché non è accettabile quel tipo di finale per una gloriosa carriera.

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Il Tg1 oscura il blitz di Ultima Generazione con la vernice al Senato. Motivo? “Protesta non accettabile”

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