Formalmente riservato solo a visitatori professionali, il Consumer Electronic Show di Las Vegas ha spostato gli equilibri americani dei saloni dell’auto, sancendo la fine del NAIAS di Detroit, almeno di quello tradizionale, fissato all’inizio dell’anno. L’edizione 2023 (5- 8 gennaio) conferma il legame sempre più stretto tra l’industria dell’auto e quella hi-tech. Gli intrecci sulla guida autonoma, sulla connettività e sull’infotainment sono più che consolidati e la vetrina della capitale planetaria del vizio (non solo gioco d’azzardo) è particolarmente attrattiva per i costruttori per via dell’interesse che suscita fra il pubblico più giovane.

Stellantis presenta addirittura due concept. Uno è la variante elettrica del Ram 1500, il pick-up che con il motore termico supera i 5,8 metri di lunghezza, l’altro è il concept Peugeot Inception. Nel primo caso, il marchio americano insegue Ford e General Motors: l’Ovale Blu ha già avviato la commercializzazione dell’F150 Lighting a zero emissioni, mentre con le insegne del Cravattino GM aveva esibito proprio un anno fa a Las Vegas il Silverado elettrico, ormai prossimo alla produzione. Invece, il prototipo del Leone Inception, informa una nota, “mostrerà come il marchio utilizza le piattaforme cockpit di prossima generazione per modernizzare l’intera esperienza di guida, ridisegnando lo spazio interno e rimodellando la gestualità da utilizzare con la nuova generazione” del cruscotto digitale.

Stellantis è solo una delle società riconducibili al comparto della mobilità presenti al CES: ne sono state contabilizzate più di 270 per oltre 120.000 metri quadrati di superficie espositiva, un quinto di quella complessiva. Bmw anticiperà la futura piattaforma Neue Klasse sulla quale a partire dal 2025 verrà realizzata la nuova generazione di veicoli elettrici: nelle scorse settimane il Ceo del gruppo, Oliver Zipse, aveva invitato a seguire la fiera del Nevada per scoprire le grandi novità dell’Elica. È probabile che la casa bavarese “conceda” anche la visione di un inedito prototipo.

La presenza di Mercedes e di Audi è concentrata sull’esperienza a bordo e sulla qualità dell’infotainment. Il costruttore di Stoccarda punta su “Tech to Desire” (tecnologia da desiderare) e punta a far conoscere quanto i nuovi sviluppi contribuiscano a migliorare la vita dei clienti, facendo guadagnare anche tempo nella quotidianità. Grazie al cosiddetto “holoride”, che adatta i contenuti virtuali ai movimenti di guida in tempo reale, la casa dei Quattro Anelli si presenta come primo produttore a trasferire l’intrattenimento con realtà virtuale sulle auto di serie.

Fresca di annuncio dell’avvio della produzione della 0, la società olandese Lightyear intende anticipare a Las Vegas la seconda generazione dell’auto a propulsione (anche) solare, che potrebbe arrivare nel 2025 a un prezzo decisamente più accessibile rispetto al modello inaugurale (250.000 euro) ipotizzabile vicino ai 40.000 euro e con un’autonomia di 800 chilometri, inclusi quelli garantiti dalla batteria regolarmente ricaricata alla colonnina. Con la Squad Mobility due ex collaboratori della stessa azienda intendono proporre una propria soluzione a zero emissioni con accumulatori rimovibili.

Il Belpaese è al CES anche con Italdesign (gruppo Volkswagen), che presenta “un innovativo concetto di mobilità futura” chiamato Climb-E, e con un mover elettrico a guida autonoma della Holon, un’azienda controllata dalla tedesca Benteler, il cui stile è stato curato da Pininfarina (gruppo Mahindra). I coreani di Hyundai e Kia sono a Las Vegas con ZER01NE, la piattaforma a sostegno dei “talenti creativi”: alla fiera il gruppo asiatico presenta 10 start up su un totale di 140 cui ha già fatto da incubatore dal 2018 in poi.

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