Le opposizioni hanno protestato in Aula a Montecitorio per i due nuovi emendamenti presentati dal governo alla manovra e da votare, dopo la fiducia, con le tabelle della legge di Bilancio. Tutti i gruppi di minoranza hanno sottolineato l’irritualità di modificare il testo dopo la fiducia e invitato “a non creare un precedente con una furbata regolamentare”, come detto dal deputato Pd Ubaldo Pagano. Il presidente di turno dell’aula, Giorgi Mulè, ha spiegato ai deputati che “il regolamento riconosce al governo la titolarità di presentare emendamenti in corso di seduta finche non sia iniziata la votazione dell’articolo a cui viene riferito. Gli emendamenti vengono votati dall’aula possono essere subemendati, tanto è vero che è stato dato un termine per i subemendamenti“. Quest’ultima comunicazione ha però sollevato ulteriori proteste dell’opposizione, i cui deputati hanno affermato di non essere stati avvisati del termine per i subemendamenti. “La comunicazione è stata inviata ai gruppi via fax e via mail invitando a presentare i subemendamenti tra 17,30 e le 18,30″, ha replicato Mulè. Come si vede nel video, il ricorso al fax ha suscitato lo sconcerto delle opposizioni: “Volevate togliere il pos, volete togliere lo Spid e ora mandate le comunicazioni via fax. Ma dove si è vista questa cosa?”, ha attaccato il deputato di Si-Verdi, Marco Grimaldi. Incredulo anche Luigi Marattin di Italia viva.

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