“Scandalo Qatargate? Io mi meraviglio che tutti si meraviglino. Forse da parte della politica sarebbe meglio il silenzio e mettersi a scrivere norme anziché fare a gara nel cascare dal pero. L’Ue cosa è pronta fare sul piano normativo? Frequento l’Europa per motivi di lavoro da 30 anni e da sempre dico che non ci sono regole sul piano del contrasto alle mafie”. Così, ai microfoni di “Uno, nessuno, 100Milan” (Radio24), Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, commenta le vicende relative al Qatargate, sottolineando un problema di scala europea: “È ovvio che urge una regolamentazione sulle attività lobbistiche, spesso condotte da persone che prima facevano tutt’altro. L’Europa è una grande prateria dove chiunque può pascolare – spiega – perché in nome della privacy non si riescono a creare provvedimenti normativi proporzionati alla realtà criminale. E quindi continuiamo a indignarci però poi, in nome della privacy, non abbiamo il coraggio di creare delle norme stringenti per impedire che accadano queste cose”.

Il magistrato concorda con le parole del filosofo Massimo Cacciari (“l’uomo non nasce virtuoso, ma va educato”) e aggiunge: “Queste cose succedono in quasi tutte le latitudini del mondo. Da quasi 30 anni nel mondo occidentale, in particolare in Italia, c’è stato un abbassamento dell’etica ma si tratta di un fenomeno che riguarda tutto la cultura occidentale, cioè quella dell’avere e non dell’essere. Conta solo quello che si possiede e quindi si è pronti a vendersi e a prostituirsi”.

Articolo Precedente

Governo, la conferenza stampa di Salvini e Mantovano dopo il Consiglio dei ministri: segui la diretta

next
Articolo Successivo

Appalti, Salvini: “Critiche dell’Anac? Rivendico la separazione dei poteri. Autorità si occupa di anticorruzione, non fa scelte politiche”

next