Maggioranza assente alla seduta della commissione Bilancio della Camera chiamata a esaminare la manovra: in segno di protesta i gruppi di opposizione (Pd, M5s e Alleanza Verdi-Sinistra) hanno deciso di occupare per circa mezz’ora la presidenza della stessa commissione. Hanno partecipato alla protesta tutti i componenti democratici in commissione (Claudio Mancini, Maria Cecilia Guerra, Silvio Lai, Ubaldo Pagano e Silvia Roggiani), Giammauro Dell’Olio dei 5 Stelle e Marco Grimaldi di Verdi-Sinistra. “Una situazione surreale” l’ha definita la capogruppo del Pd Debora Serracchiani.

I lavori sono poi ripresi con l’arrivo del capogruppo di FdI in commissione, Paolo Trancassini, del presidente Giuseppe Mangiavalori (Forza Italia) e del rappresentante del governo, il sottosegretario all’Economia Federico Freni. “È stato un errore in buona fede – ha spiegato Trancassini – la dialettica politica deve essere messa al riparo”. Trancassini si è scusato con le opposizioni. Il motivo dell’assenza in blocco del centrodestra era una riunione di maggioranza. “Trancassini ha detto che non bisogna girarci attorno, è successa una cosa che non deve succedere, e quando si fanno degli errori vanno riconosciuti – dice il deputato rossoverde Grimaldi – Ci chiede di chiudere la polemica. Ma se dovevano fare una riunione di maggioranza avrebbero almeno dovuto sospendere i lavori della commissione”.

La situazione, tuttavia, non si è risolta, anche quando i lavori sono partiti. Dopo poco meno di un’ora è cominciata la fase di illustrazione degli emendamenti, trasmessa anche in diretta sul circuito chiuso di Montecitorio. Ma alla conclusione del primo intervento il Pd ha chiesto di verificare se i tre relatori di maggioranza del provvedimento fossero almeno collegati. “Stiamo sfiorando la stupidità assoluta, abbiamo appena detto che questo luogo doveva continuare a essere decoroso. Invece sul monitor non risulta nessuno collegato“, ha protestato il democratico Ubaldo Pagano, mentre il presidente della commissione Mangialavori effettuava una telefonata per verificare: “Che non siano collegati lo vediamo tutti – ha detto Mangialavori -, ci potrebbe essere un problema tecnico”. Dopo poco sono tornati in commissione due dei relatori: oltre a Trancassini, anche Silvana Comaroli della Lega. Vale la pena ricordare che il governo è chiamato a una corsa a perdifiato per cercare di approvare la manovra entro il 31 dicembre e non andare in esercizio provvisorio. La legge di bilancio deve ancora ricevere il primo ok in Parlamento.

Una circostanza analoga si era verificata all’inizio del mese al Senato, quando la legge di Bilancio era arrivata in Parlamento, non trovando tuttavia (quasi) nessuno: all’inizio del dibattito c’erano 7 parlamentari sui 48 totali aventi diritto, cioè i componenti delle commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio in seduta congiunta per le audizioni dei funzionari della Banca d’Italia. In quel caso a protestare era stato l’esponente di Italia Viva Luigi Marattin.

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