Ha conquistato il titolo mondiale in MotoGp dopo una delle più grandi rimonte nella storia dello sport, battendo il campione uscente Fabio Quartararo della Yamaha, e ieri Pecco Bagnaia è stato celebrato al Quirinale, dove è stato ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato l’importanza della vittoria di un pilota italiano con la Ducati, moto italiana. Non accadeva da 50 anni, nella classe regina, che si imponesse un binomio tutto italiano, e all’epoca la vittoria era arrivata grazie a una leggenda come Giacomo Agostini. Bagnaia raccoglie il testimone di un’altra leggenda delle due ruote, Valentino Rossi, e ha le carte in regola per provare a iniziare un ciclo. “È un piacere – ha detto Mattarella – ricevere qui Francesco, Pecco, Bagnaia per ringraziarlo, per complimentarmi per questo successo. Dicevamo con il presidente Malagò che ci siamo visti un anno addietro per celebrare la carriera di Valentino Rossi che si concludeva, e credo che sia contento di vedere che il successo degli italiani continua. Bagnaia è giovane ed è un campione”. Il suo successo, ha sottolineato il capo dello Stato, ha coinvolto “entusiasmo e accompagnamento da parte del nostro Paese“, e, ha aggiunto rivolgendosi al ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, Bagnaia “esprime magnificamente i due versanti del suo incarico, perché è giovane ed un campione sportivo”. Il campione del mondo ha autografato un casco, poi donato al presidente Mattarella, al quale, nel cortile del Quirinale, ha mostrato la Ducati con la quale si è aggiudicato il titolo mondiale.

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