L’autunno in Italia è forse la stagione più bella. Per le sue caratteristiche il nostro paese diventa un dipinto: si pensi ad esempio alla poesia San Martino di Carducci, un vero e proprio quadro scritto in versi. Ecco, siamo certi che se Carducci avesse scritto una poesia sul calcio l’avrebbe dedicata a quello di provincia, non certo ai grandi palcoscenici. E in questo episodio autunnale di Domeniche Bestiali andremo proprio a riprendere elementi che starebbero benissimo in un componimento poetico dedicato al pallone dilettantistico.

…L’ANIME A RALLEGRAR
Era l’aspro odor dei vini, che nella Maremma Toscana, di questi tempi rallegra sì le anime. Spostandoci però dall’altro versante, quello adriatico, troviamo un altro splendido borgo: Monteodorisio, in Abruzzo. Ebbene, qui cambiamo bevande, come dimostra la foto pubblicata dai cari amici di “Abruzzo Calcio Ignorante”, deliziosa pagina Facebook che ringraziamo per le chicche che produce. In una gara della squadra locale, l’Amatori 88 Monteodorisio, il guardalinee nelle mani incrociate dietro la schiena tiene da un lato la bandierina, dall’altro una Peroni. Non serve aggiungere altro: un dipinto bucolico nostrano degna copertina di questa rubrica. E se per segnalare un fuorigioco ha alzato la birra tanto meglio: virtuosismi poetici che si aggiungono a virtuosismi artistici.

E SOTTO IL MAESTRALE…ORA TI FACCIO MALE
Pure l’atteggiamento minaccioso deve assumere contorni bucolici per entrare in questa rubrica, altrimenti nisba. E qual è l’atteggiamento minaccioso bucolico per eccellenza? Prendere la mazza. E’ quello che ha fatto un calciatore del Real Arienzo, II categoria Campania, squalificato per quattro gare: “ Con comportamento scorretto, antisportivo e violento colpiva un avversario. Una volta che il DDG gli aveva mostrato il cartellino rosso lo minacciava e tentava di aggredire il calciatore avversario mentre era a terra. Una volta allontanato dal TDG tentava di rientrare sullo stesso con in mano una mazza di legno con l’intento di aggredire il calciatore avversario”. E chissà che la mazza fosse di nocciolo, o per dirla alla D’Annunzio, avellano.

STA IL MISTER BESTEMMIANDO SULL’USCIO A SPUTACCHIAR
Prima per sbaglio, poi sul serio: un mix costato mesi di squalifica al mister della Vergiates, Juniores Lombardia: “Espulso per ripetute proteste nei confronti dell’arbitro lo avvicinava viso a viso insultandolo e nella foga della protesta lo ‘sputacchiava‘ sul viso ed avvertito dal direttore di gara volutamente lo colpiva con sputo. Lasciava lentamente il terreno di gioco e dalla tribuna durante il 2º tempo offendeva ripetutamente l’arbitro. A fine gara in zona spogliatoi offendeva l’arbitro e con comportamento minaccioso sferrava pugni verso di lui senza colpirlo. Veniva bloccato da alcuni dirigenti”.

…COM’ESULI PENSIERI
Già, pensieri esuli o sinceri gesti di amicizia? Chissà da cosa sia stato spinto uno steward nel campionato di Serie B bielorusso, che ha a sua volta spinto via la fidanzata di un giocatore cui stava per essere fatta la proposta di matrimonio. Già, Shubovich, difensore dello Smorgon, dopo aver segnato su rigore ha chiamato la fidanzata a scendere in campo: voleva consegnarle l’anello. Lei è scesa in campo, ma lo steward pensando fosse un’invasata invaditrice l’ha spinta via. Shubovich gli si è scagliato contro…chissà che tra qualche anno vada ad abbracciarlo.

NEL VESPERO (NON TI FACCIO) MIGRAR
I borghi, e pure la rivalità tra paesi vicini: poesia del calcio di provincia. E se quelle rivalità, spesso fortissime nelle categorie minori, si uniscono in una protesta comune è tutto dire: per il derby tra Martina e Fasano sono stati inviati solo 100 biglietti (contro una richiesta di 1500) agli ospiti fasanesi, che però hanno rifiutato, allestendo maxischermo in città. Protesta comune in campo con tanto di maglie celebrative indossate da entrambe le squadre con lo slogan “Trasferte Libere, Il Calcio è della Gente”.

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