“Per studiare servono spazi e fondi adeguati, e non ci fermeremo finché non li otterremo”. È una questione di diritto allo studio, non si tratta di una discussione tra studenti e personale tecnico amministrativo. Per Niccolò Piras, dell’Unione degli universitari di Milano (Udu), quanto successo il 14 novembre, all’Università Statale di Milano, è solo uno dei sintomi dei problemi che i ragazzi vivono quotidianamente: “Alcuni studenti stavano mangiando sulle scale interne che portano agli uffici dei dipartimenti e del personale della Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali, in via del Conservatorio. Con l’arrivo dell’inverno non si può più mangiare fuori e non ci sono abbastanza spazi per farlo all’interno. Quindi siamo costretti a metterci dove capita”. Una scelta che evidentemente non è piaciuta a un lavoratore del personale tecnico amministrativo che, dopo aver minacciato i ragazzi, è passato all’azione, scacciandoli con una secchiata d’acqua.

“Il fatto è gravissimo – commenta Piras al ilfattoquotidiano.it – ma è sintomo di tre grandi problemi che stiamo vivendo in università, quali la mancanza di spazi adeguati, l’assenza di investimenti sul diritto allo studio e la difficoltà di vivere serenamente insieme gli spazi degli Atenei”. L’Udu Milano si è attivato subito. È stata scritta una lettera alla preside di facoltà, la professoressa Alessandra Facchi, per denunciare quanto accaduto e per inserirlo all’interno del problema sistemico di mancanza di spazi, discusso da anni. Facchi ha risposto dicendo che sono stare attivate le ricerche del caso, per capire chi possa essere stato. “Non ci interessa la caccia all’uomo – spiega il rappresentante degli studenti – Anche perché il personale tecnico amministrativo condivide con noi le stesse problematiche di spazi. Ci interessa che venga posta l’attenzione sul nocciolo della questione. La preside di facoltà ci ha confermato che hanno recepito la nostra denuncia”.

Sono 7mila gli studenti di Scienze Politiche, Economiche e Sociali. Ogni giorno in via del Conservatorio transitano circa 2mila ragazzi. In sede è presente solo un’aula ristoro da 50 posti. Altre 30 postazioni verranno attivate a breve, ma è ancora poco. Per questo Udu Milano ha organizzato un presidio nel cortile della facoltà. “Vogliamo soluzioni concrete a problemi materiali – continua Piras – È l’ennesimo caso di mancata tutela del diritto allo studio in Regione Lombardia, per via della mancanza strutturale di fondi”. E conclude: “Studiare è spesso inaccessibile per chi ha delle condizioni di reddito basse. I servizi scarseggiano e le borse di studio non bastano a sostenere le spese che devono affrontare gli studenti”.

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