Una scuola di cittadinanza con l’obiettivo di costruire insieme nuovi strumenti per leggere il Paese e il mondo, formando persone consapevoli e coltivando la democrazia e la conoscenza attraverso il pensiero critico. Nasce con questa idea la Scuola del Fatto Quotidiano, presentata oggi giovedì 10 novembre nella sede di Pane Quotidiano con l’amministratrice delegata di Seif Cinzia Monteverdi, i fondatori de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio, Peter Gomez, Antonio Padellaro e Marco Lillo, il direttore della scuola Domenico De Masi e in collegamento il consulente scientifico Tomaso Montanari. Il progetto è rivolto ai giovani, ai docenti, ai formatori e agli operatori del terzo settore, ma in realtà è una scuola aperta a tutti senza limiti di età o condizione sociale. L’unico vero requisito richiesto è l’interesse a esercitare in modo attivo il proprio ruolo di cittadini.

“Da oggi inizia un altro percorso della Società Editoriale Il Fatto. La nostra Scuola. Oggi lanciamo il sito che chiarisce il manifesto e la struttura dei primi percorsi, a dicembre partiranno le iscrizioni” ha detto Cinzia Monteverdi, presidente e amministratrice delegata di SEIF. “Siamo convinti che questo progetto possa colmare un vuoto nell’offerta formativa e darà forza a tutto il nostro mondo editoriale. La mission di questa Scuola è molto ambiziosa ma siamo convinti che questo sia proprio il momento giusto”.

Diretta da Domenico De Masi e con la consulenza scientifica di Tomaso Montanari, la scuola partirà con i percorsi formativi nella primavera del 2023 con un corso propedeutico sul Sistema sociale per poi proseguire con i focus su: Giustizia ambientale; Geopolitica del presente e del futuro; Costituzione, legalità e democrazia. Centrale il concetto dell’interdisciplinarietà.

“Scuola, la formazione che gli altri non fanno. Perché gli altri in gerarchia mettono prima il lavoro e poi la vita. Per me le due cose sono un tutt’uno” dichiara Domenico De Masi, direttore della Scuola del Fatto Quotidiano. “E non basta: per me il lavoro, lo studio e il gioco debbono procedere in accordo senza che l’uno cannibalizzi l’altro ma che si esaltino a vicenda in quello che provocatoriamente chiamo ozio creativo”. “Incidere davvero sul mondo significa dare gli strumenti a tutte e tutti per cambiarlo. Gli strumenti della conoscenza, e la passione civile dell’amore per la democrazia e la giustizia. Fare formazione significa il contrario di fabbricare clienti, consumatori o sostenitori. Significa rendere liberi”, commenta Tomaso Montanari, consulente scientifico della Scuola del Fatto Quotidiano. I docenti saranno personalità di spicco e offriranno una formazione prevalentemente online ma che prevede anche incontri in presenza, workshop e seminari.

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