Nell’Aula del Senato prendono la parola prima l’ex pm del processo a carico di Giulio Andreotti, Roberto Scarpinato, e subito dopo quella che fu l’avvocato dell’ex presidente del Consiglio indagato per mafia, Giulia Bongiorno. E mentre Scarpinato spiega che il fascismo in Italia si è trasformato in quel neofascismo che fu alla base della strategia della tensione e dello stragismo in Italia e che la mafia è ancora ben lungi dall’essere debellata in questo Paese anche per le protezioni politiche che continuerebbe a ricevere, Bongiorno scalpita. Scarpinato ha sforato il suo tempo e ora tocca a lei intervenire. Il presidente Ignazio La Russa concede 2 minuti in più ma nel centrodestra il nervosismo è evidente. I temi toccati da Scarpinato scatenano le critiche del centrodestra. Ma quando lui chiude il suo intervento i senatori del M5Ss scattano in piedi per applaudirlo e applausi arrivano anche dai banchi del Pd. “Per 5 anni della mia vita ho sempre preso la parola dopo Scarpinato, mai avrei immaginato di farlo anche qui”, ha detto Giulia Bongiorno cominciando il suo intervento e alludendo ai processi che li videro avversari in aula.

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“Il governo Meloni si regge sui voti di un partito il cui leader ha mantenuto rapporti pluriennali coi mafiosi”: l’intervento integrale di Scarpinato

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