“Chi oggi ha la forza e la volontà di fare impresa in Italia va sostenuto e agevolato, non vessato e guardato con sospetto. Perché la ricchezza la creano le imprese con i loro lavoratori, non lo Stato tramite editto o decreto. E allora il nostro motto sarà ‘non disturbare chi vuole fare’“. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla Camera. “Il secondo” punto del patto fiscale sarà “una tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con il fisco”. “Il terzo” punto del patto fiscale sarà “una serrata lotta all’evasione fiscale (a partire da evasori totali, grandi imprese e grandi frodi sull’Iva)” che deve essere “vera lotta all’’evasione non caccia al gettito“, e sarà “accompagnata da una modifica dei criteri di valutazione dei risultati dell’Agenzia delle Entrate, che vogliamo ancorare agli importi effettivamente incassati e non alle semplici contestazioni, come incredibilmente avvenuto finora”.

Articolo Precedente

Meloni alla Camera: “Certa politica ha promesso cannabis libera ma noi vogliamo lavorare su crescita a 360 gradi dei giovani”

next
Articolo Successivo

Crosetto ministro? Più che il conflitto d’interessi, mi preoccupa il fenomeno delle porte girevoli

next