Per la fedelissima Licia Ronzulli il Turismo, gli Affari europei, i Rapporti con il Parlamento o un’inedita delega agli “Anziani”. Per Antonio Tajani gli Esteri, la Giustizia a Elisabetta Casellati o Francesco Paolo Sisto. E poi la Pubblica amministrazione per Maurizio Gasparri e la Transizione ecologica ad Alessandro Cattaneo. Sono le richieste di Silvio Berlusconi alla premier in pectore Giorgia Meloni, immortalate dal superzoom sul foglio (inserito in una cartella di pelle) che il presidente di Forza Italia ha consultato più volte durante la prima seduta del Senato, e riportate da Repubblica e da Enrico Mentana nel suo Diario politico su La7. Il titolo della pagina di appunti è “Ministri Forza Italia”: accanto alle frasi stampate compaiono parole disordinate, scritte a penna, che sembrano espressione di uno sfogo. “Chi comanda davvero nella coalizione… comando io e basta… mostri maturità…”, si può leggere. E ancora: “L’atto di sfiducia alla Ronzulli è un atto di sfiducia a me e a Forza Italia”.

Nello specifico, Berlusconi considera come “opzionabili” almeno cinque o sei ministeri. Agli Esteri, come ampiamente previsto, dovrebbe andare il suo “numero due” Antonio Tajani, forte dell’esperienza da presidente dell’Eurocamera. Pronosticato anche il derby per via Arenula tra Casellati e Sisto. Una novità invece è il nome di Gasparri, ex Alleanza Nazionale ma rimasto in Forza Italia dopo la scissione del Pdl, ministro delle Comunicazioni nel secondo governo Berlusconi: per lui l’uomo di Arcore vorrebbe il dicastero della P.a.. Ma la “rosa” più ampia di destinazioni è riservata a Ronzulli, la donna per cui l’ex premier sembra pronto a rompere con Meloni: le opzioni qui sono almeno quattro. Un posto dovrebbe toccare anche ad Alessandro Cattaneo, ex sindaco di Pavia e deputato appena rieletto. Mentre come sottosegretario all’Editoria Berlusconi immagina Alberto Barachini, presidente uscente della Commissione di vigilanza Rai.

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