E’ stato e continua a essere il cavallo di battaglia del sedicente “terzo polo“. Dai leader ai candidati di Azione e Italia viva, in queste settimane, la proposta di un Draghi bis dopo il voto è stata incessante e martellante. A stroncare le speranze di renziani e calendiani, ci ha pensato proprio il diretto interessato. Senza giri di parole il presidente del Consiglio Mario Draghi ha risposto con un “No” secco alla domanda su una sua eventuale disponibilità per un secondo mandato, nel corso della conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri.

E pensare che proprio oggi, Renzi e Calenda avevano continuato a spingere in quella direzione. “Il nostro obiettivo non è essere l’ago bilancia, ma essere il perno per far proseguire l’esperienza Draghi”. Ha detto Carlo Calenda intervistato da CorriereTv. “Con la situazione che ci ritroviamo, con i tassi di interesse che aumentano, abbiamo bisogno che rimanga a governare Draghi“, ha aggiunto il leader di Azione. A fargli eco in mattinata era stato Matteo Renzi. “Rispetto agli scenari credo ci siano solo due ipotesi. La prima è che vinca la destra, e allora va al governo la Meloni, la seconda è che noi facciamo il 10 per cento e allora al governo ci va Draghi“, ha ribadito il fondatore di Italia viva che in un’intervista a La Stampa insisteva: “Ove si creassero le condizioni e Mattarella glielo proponesse, sono certo che Mario Draghi accetterebbe“.

E la reazione dopo il No di Draghi? “Non poteva dire altro”, è il commento fatto filtrare da Azione: “La nostra proposta rimane la stessa: governo di unità nazionale con agenda Draghi e possibilmente con Draghi stesso, che altro non poteva dire come è ovvio. Non si capisce, invece, con chi voglia governare Letta. Non con i suoi alleati, non con i 5 Stelle. Quello al Pd è un voto buttato proprio perché non è in grado di fare una proposta di governo al Paese”, insistono dal partito che continua per la sua strada. Interviene anche lo stesso leader: “Se Mario Draghi avesse detto sì sarebbe finita la campagna elettorale”, ha sottolineato Carlo Calenda. Così come Matteo Renzi che da Pordenone commenta: “Ma secondo voi Draghi che cosa deve dire? Sono a disposizione? Fa benissimo a non entrare in campagna elettorale, voglio però fare i complimenti al Pd per l’entusiasmo che mette nell’ipotesi che Draghi torni al governo e voglio ricordare che è quello stesso partito che quando c’era da scegliere tra Conte e l’attuale premier andava in giro a dire ‘Conte o morte’. Sappiamo tutti che la differenza la farà, e l’ha fatta, solo la chiamata di Mattarella“, replica il leader di Italia viva lasciando intendere di sperare ancora nel coinvolgimento del premier uscente. Ma non mancano le critiche. “Non oso immaginare la disperazione di Letta, Renzi e Calenda che avevano puntato tutto sul ‘se votate noi tornerà Draghi con la sua agenda’”, scrive in un tweet il senatore del Movimento 5 stelle, Danilo Toninelli. E anche dal Nazareno arriva un commento sarcastico: “Con il no di Draghi a qualsiasi proposta di Draghi Bis, ora è ancora più chiaro: la proposta di Calenda e Renzi non esiste. Se non nel loro suggestivo mondo immaginario”, è il commento del Pd.

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