“Se la destra vincerà nettamente, e quindi la Meloni, all’interno della Lega Salvini si prenderà una batosta formidabile e, ammesso che continuerà a fare il segretario del partito, le sue posizioni conteranno sempre meno, perché prenderanno nettamente il sopravvento Giorgetti e gli altri vertici leghisti. Ora non possono liquidare Salvini, ma se va al 10%, il giorno dopo verrà liquidato, perché la maggioranza del partito non ne può più di lui”. È la profezia del filosofo Massimo Cacciari che, ospite di “Otto e mezzo” (La7), spiega: “Il problema è di quanto vincerà la destra. Se vincerà con margine netto, la Meloni diventerà presidente del Consiglio e certamente potrà evitare di assegnare a Salvini ruoli di rilievo nel governo. Se invece la vittoria della destra sarà di misura, si aprirà un grande casino all’interno della loro coalizione. E ci sarà il tentativo esplicito da parte di Calenda e di Renzi di tornare il più rapidamente possibile all’ammucchiata”.

Cacciari definisce “catastrofe politica” lo scenario di un governo di coalizione nazionale dopo le elezioni: “Bisogna essere ciechi e sordi per non capirlo. È un atto notarile di fine epoca del parlamentarismo italiano. Un governo di unità nazionale lo fai dove ci sono forze politiche di un certo tipo, non certo in Italia. Qui ci sono forze politiche che invece si demonizzano dalla mattina alla sera e dopo improvvisamente si trovano a fare il governo insieme – sottolinea – Ma vi rendete conto della farsa? Io spero che da queste elezioni escano, in un modo o nell’altro, maggioranze nettissime e che finalmente qualcuno si assuma la responsabilità piena di riuscire a governare bene o di fallire pienamente e definitivamente”.

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