La produzione industriale della zona euro è scesa lo scorso luglio del 2,3% rispetto a giugno. La flessione è B% nel confronto con il luglio 2021.Lo comunica l’istituto europeo di statistica Eurostat. Nell’intera Unione europea i cali sono dell’1,6% e dello 0,8%. I dati sono peggiori delle attese degli analisti e segnano la peggiore flessione mensile dalla fine della pandemia. L’Irlanda ha registrato un vero e proprio crollo (- 23,7% rispetto a luglio 2021). Forti cali anche per Slovacchia ed Estonia (entrambe – 6,4%) e per il Belgio (- 5,1%). La Germania, prima manifattura d’Europa, chiude il mese con un – 1%, la Francia con – 1,2%, l’Italia con meno 1,4% (+ 0,4% rispetto a giugno scorso). In crescita viceversa l’industria spagnola (+ 4,9%) ma in rallentamento sul mese precedente. La flessione ha interessato soprattutto i beni strumentali (- 5,4% su base annua) mentre i beni intermedi scendono dell’1,8%. Sale invece la produzione di energia (+ 0,7%) e quella di beni durevoli (+ 1%).

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