I cinque trionfi di Michael Schumacher e Lewis Hamilton, le lacrime di Mika Hakkinen nel 1999, la telecamerina staccatasi dalla Ferrari di Jean Alesi e che ha costretto al ritiro il compagno Gerhard Berger quattro anni prima. Sono solo alcune di tantissime emozioni in 100 anni di gare a Monza. È tutto pronto per la corsa dell’Autodromo Nazionale di questo weekend, l’ultima europea di stagione, dove una Ferrari in tinta speciale — parte della livrea della F1-75, le tute e le t-shirt di Maranello saranno infatti colorate in “Giallo Modena”, come omaggio alla città del fondatore Enzo — vuole inseguire una vittoria che manca dal 2019, quando Charles Leclerc vinse il duello di testa contro la Mercedes di Lewis Hamilton.

Leclerc e Sainz contro Verstappen, che cerca il record stagionale – Per l’edizione del Centenario non mancheranno il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, così come Andrea Bocelli, che canterà l’inno di Mameli. In pista, Leclerc e Carlos Sainz tenteranno di strappar un sorriso agli amanti della Rossa, oltre che a impedire un’altra vittoria di Max Verstappen. Dopo il GP d’Olanda, il Campione 2021 è arrivato a quota 10 e ora vuole rompere il record di maggiori trionfi in una singola stagione, 13, finora detenuto da Michael Schumacher (con la Ferrari nel 2004) e da Sebastian Vettel (Red Bull, 2013). Occhio anche alla Mercedes, apparsa più pimpante al rientro dalla pausa estiva e sicura della doppietta a Zandvoort, se non fosse stato per la Safety Car entrata dopo il ritiro dell’Alfa Romeo di Valtteri Bottas e la strategia di Stoccarda che ha condizionato Hamilton (4° al traguardo). La Rossa invece deve risolvere i problemi al fondo e di carico, che stanno creando problemi sul ritmo alla propria vettura da tre GP. Ora, però, la fatidica domanda: chi avrà la meglio tra Red Bull e Ferrari?

Schumacher in testa nei successi-Ferrari a Monza – Il ‘Tempio della Velocità‘, tradizionalmente pista di motore con lunghissimi rettilinei, poche curve d’appoggio e basso carico, favorisce nettamente le caratteristiche di una Red Bull che, dall’Ungheria, si sta dimostrando perfetta sia nel giro-secco che sul passo-gara. Facendolo, oramai da tre GP, anche nei tipi di circuito tutte-curve come Hungaroring e Zandvoort, caratteristiche che nella prima parte di stagione hanno sempre premiato la Ferrari. Mattia Binotto e Charles Leclerc sono della stessa teoria, come hanno detto poco prima del weekend brianzolo: “Cercheremo di dare il meglio, ma partiremo in svantaggio”. Lo stesso valeva però per il 2019, prima che Leclerc conquistasse quello che finora è l’ultimo trionfo di Maranello, entrando così in una classifica speciale della Rossa che vede Schumacher in testa nei successi a Monza (cinque), poi Clay Regazzoni, Rubens Barrichello, Phill Hill, Alberto Ascari a quota due; e con un trionfo Fernando Alonso, Gerhard Berger, Jody Scheckter, Ludovico Scarfiotti e John Surtees.

Curva 1 una delle più impegnative: da 334 a 76 km/h – Se la pista è da basso carico e le auto viaggeranno in configurazione scarica per sfruttare al meglio la velocità sul dritto, l’Autodromo Nazionale stressa mediamente i freni e molto gli pneumatici, mentre la trazione conterà molto in uscita delle curve lente. Una delle challenge, inoltre, è quella di eliminare la naturale tendenza al sottosterzo delle monoposto attuali a effetto-suolo. Malgrado solo sei frenate, la chicane di curva 1 è una delle più dure dopo il rettilineo del via, dove le monoposto che arrivano a 334 km/h scenderanno a 76 km/h in soli 139 metri, secondo i dati Brembo. Per riuscirci, i piloti freneranno per 2,81 secondi, esercitando un carico di 135 kg sul pedale del freno e affrontando una decelerazione di 4,3 g. Sono però notevoli anche i 4,4 di forza G in curva 8, ovvero la Variante Ascari.

Pirelli, scelte le tre mescole centrali della gamma – I pneumatici scelti da Pirelli per l’ultima gara europea dell’anno sono quelli della gamma centrale: la C2 bianca dura, la C3 gialla media e la C4 rossa Soft. E secondo il marchio fornitore delle gomme in F1 “quest’anno le vetture dovrebbero subire un minore surriscaldamento al posteriore, in un circuito in cui le monoposto sfrutteranno l’effetto scia di chi è davanti”. A differenza dell’anno scorso, inoltre, non ci sarà il format della Sprint Race — l’ultima di stagione si terrà a Interlagos, in Brasile, mentre la prima si è tenuta a Imola e la seconda in Austria — così che “i team arriveranno al GP con meno informazioni rispetto all’ultima volta, per un approccio strategico dunque differente”. Sarà infine da capire se sulla Ferrari di Carlos Sainz verrà integrata la quinta power unit, che farebbe partire lo spagnolo con cinque posizioni in griglia (se venisse cambiata solo una componente) o dal fondo se si decidesse per la sostituzione completa del motore. E in tal caso, la rimonta non sarebbe per nulla facile, su una pista dove, oltre all’effetto scia, l’uso del Drs può essere un vantaggio.

Classifica Piloti: Max Verstappen (Red Bull) 310, Pérez (Red Bull) 201, Leclerc 201, Russell 188, Sainz 175, Hamilton 158, Norris 82, Ocon 66, Alonso 59, Bottas 46, Magnussen 22, Vettel 20, Ricciardo 19, Gasly 18, Mick Schumacher 12, Tsunoda 11, Zhou 5, Stroll 5, Albon 4, Latifi 0.

Classifica Costruttori: Red Bull 511, Ferrari 376, Mercedes 346, Alpine 125, McLaren 101, Alfa Romeo 51, Haas 34, Alpha Tauri 29, Aston Martin 25, Williams 4.

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Gp di Monza, Leclerc sarà in pole position. Poi la griglia è rivoluzionata dalle penalità

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