Zero Waste Italy e il Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori organizzano un workshop nazionale che si terrà sabato 10 settembre a Lucca, presso l’ex chiesina dell’Alba in via Santa Croce, per monitorare gli aspetti ambientali dei vari schieramenti e partiti che si presentano alle vicine elezioni politiche. Il workshop varerà anche un documento di sostegno all’attuazione dei 10 passi Zero Waste e all’Economia Circolare da sottoporre ai candidati dell’uninominale. Il risultato di questo monitoraggio e la pubblicizzazione dei nominativi che si impegneranno a favore dell’appello a Rifiuti Zero ed Economia Circolare verrà svolta a Roma attraverso una conferenza stampa-incontro poco prima della chiusura della campagna elettorale.

Vogliamo rendere chiaro quanto conta per i partiti la “questione ambientale” che con i suoi effetti sta segnando i nostri tempi a partire dall’evidente riscaldamento climatico con i corollari di siccità ed eventi estremi (scioglimento dei ghiacciai alpini, precipitazioni devastanti ecc.) ma anche riguardanti il consumo non rigenerabile dai cicli naturali di risorse prelevate senza limiti da parte di un modello economico lineare (estrazione, produzione, consumo e smaltimento) “matematicamente” (conti alla mano!) insostenibile e in rotta di collisione con i cicli naturali. Per non parlare poi delle plastiche nei mari (circa 9 milioni di tonnellate sversate nei mari che secondo la Fondazione Ellen Mc Arthur continuando a questo ritmo nel 2050 si vedranno negli oceani più plastica che creature marine!).

Poi la questione energetica che non viene tanto affrontata per evitare l’abbassamento della temperatura ma per meri scopi economicistici. La questione ambientale è la “Madre di tutte le questioni” e noi vogliamo capire quanto sia ritenuta importante da chi si candida a governare. Certo se le risposte sono centrali nucleari (che in Francia si fermano per necessità di un “botto di acqua” sempre più falcidiata dalla siccità), trivellazioni à go go, rigassificatori “a paletta” e gli immancabili “termovalorizzatori” non sembrerebbe che la “governance ambientale” (vera sfida per tutti i partiti!) trovi una classe politica “preparata” a questa sfida. Se poi aggiungiamo il mantra del ponte sullo stretto viene lo sconforto sulle probabilità che chi si candida sappia o voglia confrontarsi davvero con la concretezza dei problemi dei prossimi 10 anni.

Ma per almeno due motivi noi che rappresentiamo un esteso movimento dal basso e soprattutto una Rete di oltre 330 comuni italiani non rinunciamo al nostro dovere civico di chiedere a tutti i partiti chiarezza e responsabilità rispetto alle sfide locali-globali poste dalla rottura sempre più drammatica dei cicli naturali. Inoltre, cosa hanno da dire questi partiti ai ragazzi che nel 2050 avranno 40-50 anni e che per la prima volta nella storia rischiano di trovarsi in mezzo a drammatici squilibri naturali di portata inusitata?

Cari partiti, non potete dire di ignorare la drammaticità estrema di questa crisi e non potete affrontare la campagna elettorale “parlando del nulla”, aizzandovi a vicenda, guardando solo alla punta dell’iceberg anziché capire come governare l’inevitabile transizione e riconversione ecologica! Il vasto movimento ZW ha dimostrato con numeri alla mano che si può evitare la realizzazione di nuovi inceneritori (che l’Ue in molte prese di posizione vincolanti sanziona come contrastanti con l’Economia Circolare e per i quali prevede addizionali punitive per le elevate emissioni di CO2) promuovendo posti di lavoro e importanti “economie locali”. Ecco perché vogliamo render pubblico – anche in modo meritorio per i partiti che si spendono su questi versanti – l’impegno a favore dell’Economia Circolare che tutti gli analisti ritengono centrale anche per evitare che l’intera Europa possa disporre di sufficienti materie prime per attivare quell’uscita dall’economia degli idrocarburi la cui crisi è sempre più evidente.

Ovviamente questo lavoro e questa proposta si rivolge a tutti i partiti e in modo assolutamente fuori da pregiudizi, ma attenta soltanto a verificare la concreta sensibilità ai temi di cui sopra. Ben vengano sostegni e supporti trasversali di cui ci impegniamo a rendere meritoriamente conto. Non a caso già a partire dall’incontro di sabato 10 settembre, per quanto possibile, ci rendiamo disponibili a dare spazio di tribuna a tutti i candidati che vorranno seriamente confrontarsi con la “priorità ambientale”.

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