Entrare dal parrucchiere e uscirne calvi. È quello che è successo a una donna di 43 anni a Ponte San Nicolò, in provincia di Padova: il 5 ottobre inizierà il processo dei tre soci che gestiscono il salone. A luglio 2020 la donna andò dal parrucchiere per farsi decolorare i capelli e poco dopo la fine del trattamento iniziò a notare le ciocche che cadevano. “Ustione chimica al capillizio naturale con conseguente frattura e caduta della maggior parte delle ciocche a 5 centimetri dal cuoio capelluto”, la diagnosi. Dopo un primo momento di ansia e depressione, la donna decise di denunciare i tre soci. Ma all’iscrizione nel nel registro degli indagati con l’accusa di lesioni colpose era seguita la richiesta di archiviazione perché non erano stati trovati precedenti analoghi: in nessun caso si era verificata una perdita di capelli così importante dopo una decolorazione. La richiesta è stata impugnata dalla donna e il mese prossimo si aprirà il processo.

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