Mentre i viaggiatori “normali” sono alle prese con cancellazioni e ritardi, chi può permetterselo vola ben al di sopra di questi problemi. Secondo i dati dell’European Business Aviation Association, negli ultimi mesi l’utilizzo di jet privati è aumentato di oltre il 30% rispetto ai livelli pre-Covid. Londra rimane l’hub più utilizzato con 12mila voli privati operati nel solo mese luglio ma l’incremento più forte riguarda gli aeroporti di Napoli, Amsterdam e Berlino. Dallo scalo partenopeo sono partiti e arrivati in luglio oltre il doppio dei voli registrati nello stesso mese del 2019. In generale gli utilizzatori di jet privati sono cresciuti del 40%. Molti gli americani, favoriti dal rafforzamento del dollaro. Ma ci sono anche i manager che per evitare di incappare in collegamenti soppressi o posticipati hanno fatto ricorso ai velivoli aziendali.

La tratta più battuta è Londra-Palma de Maiorca che ha registrato un incremento dei voli del 105%. Quasi raddoppiati anche i voli tra Londra e Dublino, Londra e Ibiza e da Parigi a Nizza. I voli tra Milano e Nizza sono aumentati del 46% così come quelli tra il capoluogo lombardo ed Olbia. Eppure a salire sono stati anche i prezzi, come presumibile visto il boom di domanda e il rincaro dei carburanti. Un volo privato tra Parigi e l’isola greca di Mykonos costa ad esempio 25mila euro, il doppio di un anno fa. L’incremento dei vili privati avviene mentre a livello internazionale si moltiplicano le iniziative per ridurne l’impiego in quanto estremamente inquinanti. La settimana scorsa il ministro dei trasporti francese Clément Beaune ha chiesto che i voli dei jet privati ​​vengano limitati preannunciando una proposta di legge in tal senso. Ogni ora di volo di un jet privato immette nell’atmosfera 2 tonnellate di anidride carbonica. Sull’esempio di iniziative simili avviate all’estero in Italia è attivo su Instagram l’account @jetdeiricchi. Secondo un calcolo il solo presidente di Exor John Elkann, con i suoi due velivoli, tra il 2021 e il 2022 ha immesso nell’atmosfera 2.386 tonnellate di Co2. Una quantità pari a quella di 837 persone che si spostano con diversi mezzi.

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