Mentre Draghi ribadisce in un videomessaggio rivolto a Zelensky il sostegno dell’Italia all’Ucraina, la platea del Meeting di Comunione e Liberazione, dove il premier è atteso alle 12, si divide sull’invio di nuove armi. “Se forniamo armi dobbiamo però anche partecipare ai tavoli di pace” dice un partecipante della kermesse riminese. Alcun non hanno dubbi: ““Il nuovo governo dovrà continuare a fornire armi all’Ucraina”dice qualcuno. Altri pongono precise condizioni: “L’invio di nuovi armamenti deve avvenire con funzione di deterrente, mai per attaccare”. C’è anche chi sembra preoccupato dalle posizioni della Lega, ospite anche lui del Meeting. “Il nuovo governo deve mantenere la linea atlantista – ci dice un ragazzo che ha vissuto in Ucraina – ma ho dubbi sulla linea di Salvini: sarei più tranquillo se chiarisse la vicenda Savoini”. Mentre tra i contrari c’è anche chi si mostra sfiduciato: “Vorrei ci fossero persone nel nuovo governo che sapessero quello che fanno”. Ce l’avremo? “No”.
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