Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Politica - 24 Agosto 2022
Meeting, la platea di Cl divisa sull’invio di armi all’Ucraina: ‘Così si alimenta la guerra’, ‘Giusto aiutarli, nuovo governo resti atlantista’
Mentre Draghi ribadisce in un videomessaggio rivolto a Zelensky il sostegno dell’Italia all’Ucraina, la platea del Meeting di Comunione e Liberazione, dove il premier è atteso alle 12, si divide sull’invio di nuove armi. “Se forniamo armi dobbiamo però anche partecipare ai tavoli di pace” dice un partecipante della kermesse riminese. Alcun non hanno dubbi: ““Il nuovo governo dovrà continuare a fornire armi all’Ucraina”dice qualcuno. Altri pongono precise condizioni: “L’invio di nuovi armamenti deve avvenire con funzione di deterrente, mai per attaccare”. C’è anche chi sembra preoccupato dalle posizioni della Lega, ospite anche lui del Meeting. “Il nuovo governo deve mantenere la linea atlantista – ci dice un ragazzo che ha vissuto in Ucraina – ma ho dubbi sulla linea di Salvini: sarei più tranquillo se chiarisse la vicenda Savoini”. Mentre tra i contrari c’è anche chi si mostra sfiduciato: “Vorrei ci fossero persone nel nuovo governo che sapessero quello che fanno”. Ce l’avremo? “No”.