La crisi climatica sta mostrando i suoi effetti con eventi atmosferici di eccezionale potenza distruttiva in diverse regioni d’Italia. Le situazioni più critiche nel golfo del Tigullio, in Liguria, e nell’alta Toscana, tra Lucca e Massa Carrara, dove si sono registrate anche due vittime, travolta da alberi caduti. E mentre anche l’Emilia-Romagna, nelle province di Parma e Ferrara conta i danni e si prepara a chiedere lo stato d’emergenza, in altre zone d’Italia l’emergenza è opposta, con temperature sopra la media. Viste le forti perturbazioni la Protezione civile ha dichiarato per le prossime ora l’allerta arancione in Lombardia e Veneto e l’allerta gialla in altre nove regioni Centro-Settentrionali. Ecco le zone più colpite (a cui si aggiunge la Corsica, con raffiche di vento oltre duecento chilometri orari e tre morti). A Venezia la bufera ha provocato il distacco di frammenti di mattoni dalla torre del campanile di San Marco e i turisti che si trovavano ancora in visita al monumento sono stati fatti uscire. Vittime e disagi anche in Corsica, con vento fino a 225 orari: ci sono 5 morti, tra i quali ci sono un pescatore a Girolata (nell’Ovest), una donna in kayak a Erbalunga (lungo il cosiddetto “Dito” dell’isola, al Nord) e una ragazzina di 13 anni, colpita da un albero caduto. Altre 12 persone sono rimaste ferite di cui 2 sono in gravi condizioni: tra questi anche una ragazza italiana di 23 anni colpita da un albero nella pineta di Calvi.

DUE MORTI IN TOSCANA – In Italia la situazione più grave si registra in Toscana dove i venti hanno toccato i 140 chilometri all’ora. Due persone sono morte colpite dagli alberi durante il nubifragio e almeno 20 sono rimaste ferite, alcune in modo grave. A Sorbano del Giudice (Lucca) è deceduto un uomo travolto da un albero. Una donna è morta a Carrara (Massa Carrara), al Parco La Malfa, sempre travolta da un albero: inutili i tentativi di rianimarla da parte del personale 118. Al Camping Italia a Marina di Massa (Massa Carrara) 4 feriti per caduta di alberi: 3 sono stati portati in codice giallo all’ospedale Apuane; i vigili del Fuoco sono ancora impegnati a liberare una quarta persona, una donna che si trovava in una roulotte e le cui condizioni sarebbero gravi. Sempre in provincia di Massa Carrara, a Massa, un uomo è rimasto ferito in un deposito di bus. Sempre il cedimento degli alberi ha danneggiato la linea T1 della tramvia di Firenze che è parzialmente bloccata. Alcune persone sono rimaste ferite a Barga (Lucca) dove parte di un tetto staccatosi a causa del vento ha centrato in strada un’auto con persone all’interno.

LIGURIA, STABILIMENTI DISTRUTTI E OSPEDALI DANNEGGIATI – In Liguria nella notte tra mercoledì e giovedì una violenta mareggiata causata da una tromba d’aria si è abbattuta sulla costa tra Chiavari e Sestri Levante, sulla linea Genova-La Spezia, spostando persino alcune cabine degli stabilimenti balneari dalle spiagge alla ferrovia danneggiando la linea elettrica. Nel tratto è stata sospesa la circolazione dei treni. A Chiavari si segnalano tetti scoperchiati, allagamenti, alberi crollati. A Sestri Levante decine di auto sono state danneggiate dalla grandine e da tegole volate dai tetti. “Ci stiamo attivando per richiedere lo stato di calamità data la straordinaria entità dei danni”, ha detto la sindaca di Sestri Valentina Ghio. “Stabilimenti balneari e attività, abitazioni sono state pesantemente colpite. Abbiamo subito attivato personale tecnico e ditte per liberare le strade e attualmente sono al lavoro”. La tromba d’aria che si è abbattuta sul Tigullio ha danneggiato pesantemente anche gli ospedali: a Sestri Levante la forza del vento ha schiantato i vetri a piano terra dell’ospedale e al primo piano lato sud ovest e danneggiato gli arredi esterni davanti alla farmacia e alla morgue. Danneggiati gli intonaci delle facciate lato sud. All’ospedale di Lavagna allagati portineria e accessi, in via di risoluzione per quanto riguarda ripristino del funzionamento delle relative apparecchiature. In pronto soccorso sono arrivati 15 pazienti con traumi leggeri e diversi subiti nel tentativo di proteggere le proprie auto o da caduta accidentale, senza necessità di alcun ricovero. Lievi allagamenti all’ospedale di Rapallo e al polo di Chiavari. Le aziende sanitarie fanno sapere che l’attività degli ospedali è stata comunque sempre garantita.

TETTI SCOPERCHIATI NEL FERRARESE E NEL PARMENSE – Danni anche nel comune di Bondeno, in provincia di Ferrara, dove il vento ha scoperchiato il tetto della comunità Exodus. Gli ospiti sono ora alloggiati in hotel. Anche altri edifici hanno avuto i tetti divelti, mentre sono caduti alberi e pali della luce. “La situazione è drammatica, sta ancora piovendo ed è previsto un peggioramento per domani”, spiega il sindaco Simone Saletti. “Il maltempo ha particolarmente colpito il centro storico e l’area industriale, scoperchiando decine di case e capannoni. Abbiamo da poco concluso un tavolo di coordinamento tra istituzioni, vigili del Fuoco e Protezione civile per mettere a punto le priorità. La prima è quella di sgomberare le strade per raggiungere le case ancora isolate per la caduta di alberi e tralicci e mettere in sicurezza i tetti divelti di abitazioni e attività produttive. Chiederemo il riconoscimento dello stato di crisi regionale”. A Boara una gru è caduta su due villette a schiera, in via Copparo 280. Le abitazioni, attualmente inagibili, sono state evacuate. Non si segnala alcun ferito.

. Danni seri anche nelle alte Val Taro e Val Ceno, in provincia di Parma, con autoveicoli distrutti, tetti e lucernari rovinati, oltre a piante e rami caduti al suolo. A Bedonia, in particolare, sono entrati in azione gli spartineve per rimuovere circa 20 centimetri di grandine dalle strade. Numerose frazioni, inoltre, sono rimaste senza corrente elettrica. La regione Emilia-Romagna si prepara a chiedere lo stato di emergenza.

LA PROTEZIONE CIVILE RIUNISCE L’UNITA’ DI CRISI – A Roma si riunirà l’Unità di crisi del Dipartimento della Protezione civile per fare il punto della situazione sul maltempo. “Il nostro sistema segue con la massina attenzione – ha spiegato il capo dipartimento Fabrizio Curcio – Il maltempo che nelle regioni centro-settentrionali ha provocato la perdita di vite umane e ingenti danni. Siamo in contatto con i territori coinvolti e le strutture operative sono pronte a dare il supporto necessario. Mi appello a tutti i cittadini affinché seguano le indicazioni delle autorità locali e le norme di autoprotezione”. Nel Nord e in parte del Centro – viene sottolineato – “fino alla giornata di domani, venerdì 19 agosto, resterà possibile lo sviluppo di nuovi temporali intensi anche a scala estesa. Nel contempo, la coda della perturbazione porterà un transito instabile, con fenomeni meno diffusi ma comunque localmente di forte intensità, sul resto delle regioni centrali, nella fattispecie Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Sardegna, dove potranno svilupparsi temporali a carattere sparso, con rovesci di pioggia o grandine, attività elettrica e raffiche di vento”.

STATO DI CALAMITA’ – La Regione Liguria ha preso contatti con gli assessori alla Protezione civile di Toscana e Emilia-Romagna interessate da un’analoga perturbazione “per valutare una richiesta congiunta di stato di calamità, in conseguenza dei danni patiti dai tre territori. Stiamo iniziando a contare i danni al patrimonio pubblico e privato rispetto a un evento che è stato molto impattante per i territori colpiti. Nelle prossime ore valuteremo una richiesta congiunta di riconoscimento dello stato di emergenza, soprattutto per gli ingenti danni patiti dai privati” ha fatto sapere il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

ITALIA DIVISA IN DUE, C’E’ ANCHE L’EMERGENZA CALDO – Il Nord e alcune regioni del Centro sono colpiti in queste ore da forti piogge, mentre al Sud la situazione è opposta: l’anticiclone di matrice africana domina la scena portando con sé temperature che in alcuni casi superano i quaranta gradi, tanto che è previsto bollino arancione a Bari, Campobasso, Catania, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti e Roma e rosso a Palermo.

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