Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, ha annunciato che farà causa contro la Cia e l’ex Segretario di Stato Mike Pompeo. L’accusa mossa all’intelligence americana dai legali del fondatore di Wikileaks è di aver registrato le loro conversazioni e copiato i contenuti dei loro telefoni e pc. Gli avvocati e due giornalisti- tutti di nazionalità americana- che si sono uniti all’azione legale, affermano che la Cia avrebbe violato il loro diritto costituzionale alla protezione delle conversazioni private, avendo intercettato le comunicazioni con Assange, che è australiano.

Secondo i legali, l’agenzia di intelligence avrebbe lavorato con una società ingaggiata dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove Julian Assange aveva trovato rifugio. L’obiettivo degli agenti era quello di spiare il fondatore di Wikileaks, i suoi difensori, i giornalisti e chiunque entrasse in contatto con lui e lo andasse a trovare. Pende ancora sulla sua testa la minaccia di estradizione dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti dove è accusato di aver pubblicato nel 2010 cable diplomatici classificati, in particolare sulla guerra in Afghanistan e in Iraq.

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Ucraina, il presidente Zelensky rimuove i capi del servizio segreto (Sbu) a Kiev e altre due città

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