“Se non avremo più personale nelle segreterie delle nostre scuole rischieremo di perdere preziose risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza”. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli. Ad oggi negli uffici delle nostre scuole si contano circa 40mila assistenti amministrativi e 6mila direttori amministrativi, ma secondo Giannelli dovrebbero aumentare (“almeno tra gli otto e i 12mila in più) per poter gestire i 17 miliardi di investimenti che stanno giungendo nelle casse degli istituti scolastici. Numeri che si sposano con quelli forniti dall’Anief sui direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga): uno su quattro è facente funzione; tre su quattro non hanno una laurea e saranno precari a vita. Il prossimo anno il 33,1% dell’organico sarà scoperto.

Una situazione paradossale visto il momento storico. Basti pensare, ad esempio alla Lombardia, dove la metà delle scuole sarà priva di direttori amministrativi; le assunzioni autorizzate sono 120 su 600 posti da coprire, ma le graduatorie sono esaurite da tempo. E’ da dodici anni che non viene fatto un concorso per i Dsga. “Per gestire i fondi messi a disposizione delle scuole è necessario assumere più personale nelle segreterie. Le scuole – dice Giannelli – per sfruttare al meglio gli ingenti fondi erogati, devono poter disporre di personale preparato; invece le segreterie delle nostre scuole sono spesso sguarnite di Dsga e non possono contare su un sufficiente numero di assistenti amministrativi. Peraltro, alle funzioni di questi ultimi è spesso adibito altro personale, magari volonteroso ma non adeguatamente formato”.

Una questione che rischia di rallentare il lavoro dei capi d’istituto che hanno bisogno di staff di supporto per poter affrontare l’aspetto burocratico e gestionale dei fondi Pnrr. “Di questa importante problematica – sottolinea il presidente di Anp – che i nostri iscritti ci segnalano come sempre più impellente, ho riferito recentemente anche al Ministro Bianchi. Spero che il Governo, nonostante la crisi, possa intervenire concretamente. Le scuole sono strutture complesse che, per funzionare bene, hanno bisogno di personale in grado di gestire l’amministrazione e collaborare con il dirigente nell’organizzazione. L’assunzione di personale qualificato e l’aggiornamento di quello già presente non si possono più rinviare”.

Una battaglia che l’Anief porta avanti da tempo: “Il Governo – spiega il presidente Marcello Pacifico – stanzia due miliardi dei fondi del Pnrr per laboratori e aule digitali ma continua a risparmiare sulle risorse umane. Senza il personale amministrativo adeguatamente formato non potranno essere realizzate le spese previste. Martedì partiranno le immissioni in ruolo per il personale ata ma soltanto un posto vacante su tre è stata autorizzato: il 36%, ancora meno per i Dsga, il 33%. Posti che saranno assegnati ai precari ancora una volta”.

Anche in un’ottica futura la situazione non è rosea: “590 sedi che avrebbe dovuto avere un dirigente scolastico e un Dsga per il prossimo triennio continuano a essere assegnate in reggenza per evitare aumenti di spesa nonostante i finanziamenti disposti dall’ultima Legge di bilancio. Il Governo pensa che le scuole possano funzionare senza personale Ata – sottolinea Pacifico – come ha dimostrato lo scorso anno quando per l’organico Covid si è pensato ad esso soltanto all’ultimo”.

In molte scuole si partirà a settembre senza la figura in organico del Dsga che svolge un ruolo da regista essenziale nella gestione del bilancio della scuola di cui il dirigente scolastico non sempre ha competenze all’altezza.

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