Mentre Enrico Letta annuncia la riunione della direzione del Partito democratico sulle liste elettorali per la mattina di Ferragosto, Novità anche sul fronte M5s. Con la pubblicazione sul sito del Movimento adesso è ufficiale. Le Parlamentaria si svolgeranno martedì 16 agosto dalle ore 10 alle 22. Gli attivisti del Movimento 5 stelle sceglieranno tramite la piattaforma SkyVote i candidati alla Camera e al Senato tra le proposte di autocandidatura relative alla propria circoscrizione elettorale (ne sono arrivate, in totale, quasi duemila). Ciascun iscritto potrà esprimere da 1 a 3 preferenze. In ogni caso, “all’esito delle votazioni, nell’ambito di ciascuna lista nei collegi plurinominali, i candidati saranno elencati in ordine alternato di genere e, nel complesso delle liste nei collegi plurinominali (per il Senato a livello regionale e per la Camera a livello nazionale), nessuno dei due generi potrà essere rappresentato nella posizione di capolista in misura superiore al 60%”, si legge nel regolamento del voto.

Il 14 agosto verranno pubblicati i nomi di coloro che hanno avanzato la propria autocandidatura che hanno passato il verifica del Movimento. In più gli iscritti sono chiamati a votare anche la proposta del presidente Giuseppe Conte che in aggiunta alla sua stessa candidatura mette al voto “un elenco di nominativi, selezionati anche tra coloro che hanno già proposto la propria autocandidatura, da inserire, con criterio di priorità, nelle liste di candidati in uno o più collegi plurinominali“. Un elenco che, viene precisato, “non supererà il numero massimo di 12 per la Camera dei Deputati (su un totale di massimo 191 candidati) e di 6 per il Senato della Repubblica (su un totale di massimo 93 candidati)”.

Quindi ciascun iscritto abilitato al voto troverà tre schede: “una scheda contenente l’elenco delle proposte di autocandidatura relative alla Camera dei Deputati; una scheda contenente l’elenco delle proposte di autocandidatura relative al Senato” e, infine, “una scheda contenente la proposta di un elenco di nominativi indicati dal Presidente“. In pratica l’ordine dei candidati in lista sarà stabilito dagli iscritti, sulla base di chi ha ottenuto il maggior numero di preferenze e tenendo conto dell’alternanza di genere. Avranno priorità, comunque, nella posizione in lista i soggetti presenti nel listino proposto da Conte (che potrebbero essere candidati anche in più collegi). I candidati all’uninominale e quelli nella circoscrizione estero, invece, verranno individuati dal presidente del Movimento.

Proprio per questa ragione, indiscrezioni e voci ufficiose parlano di malumori interni al Movimento tra chi teme le decisioni di Giuseppe Conte in vista della formazione delle liste, tra “paracadutati” e fedelissimi piazzati in collegi blindati a scapito di deputati e senatori uscenti che sgomitano per una riconferma. Secondo la ricostruzione di Adnkronos, ad esempio, cresce per esempio il malumore in Calabria, dove si appresta a correre la fedelissima contiana Vittoria Baldino – eletta nel Lazio alle scorse politiche – alla luce della nuova regola che consente la candidatura in una circoscrizione diversa da quella di residenza, qualora in essa il candidato abbia “domicilio personale o professionale o centro principale dei propri interessi”. Diversi parlamentari calabresi hanno scritto a Conte, mettendolo in guardia dai rischi di una possibile rivolta sul territorio nel caso in cui nelle liste dovessero comparire i “paracadutati”. Dopo il senatore Giuseppe Auddino, che sui social nei giorni scorsi ha tuonato contro la candidatura di Baldino dicendo “no ai Papi stranieri”, oggi è la volta della collega deputata Elisabetta Barbuto: la norma sui cosiddetti “paracadutati”, dice all’Adnkronos la parlamentare crotonese, “ci ha spiazzati tutti, non c’è stata chiarezza. Se Baldino ci avesse comunicato la sua intenzione di candidarsi in Calabria saremmo stati più tranquilli, nessuno avrebbe detto niente. E’ una sua facoltà, certo. Ma dispiace la mancanza di chiarezza”.

Niente Ferragosto in spiaggia, invece, per il Pd. “La Direzione sulle liste sarà lunedì mattina, alle 11, saremo i primi”, ha annunciato Enrico Letta. “Da martedì – ha aggiunto – saranno operativi tutti i meccanismi con cui si cercherà di fare sì che la burocrazia sia in grado di operare”.

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