Leonardo Del Vecchio ha lasciato all’ultima moglie, Nicoletta Zampillo, le quattro case di proprietà. Nel testamento dell’imprenditore scomparso il 27 giugno scorso, aperto davanti al notaio il primo luglio, vengono assegnati alla vedova i maxi appartamenti di Milano e Roma, la Villa La Leonina di Beaulieu Sur-Mer, vicino a Nizza in Costa Azzurra, e la casa del buen retiro di Antigua, ai Caraibi. Tra gli eredi compaiono Francesco Milleri, presidente e ceo di EssilorLuxottica oltre che presidente di Delfin, e Romolo Bardin, ceo della cassaforte lussemburghese. Al primo l’imprenditore scomparso ha lasciato 2,15 milioni di azioni del gruppo degli occhiali (quasi lo 0,5% del capitale) che valgono circa 340 milioni di euro agli attuali valori di Borsa, al secondo 22.000 azioni, pari a 3,5 milioni di euro. Confermata l’assegnazione in otto parti uguali pari al 12,5% ciascuna del capitale di Delfin ai figli e alla moglie di Del Vecchio e al figlio di lei Rocco Basilico. Le ultime volontà lette dal notaio agli eredi si compongono di un testamento pubblico, steso dal notaio il 10 ottobre 2017, e di tre brevi testamenti olografi, scritti di proprio pugno. Il pacchetto di azioni destinate a Milleri è stato ampliato il 30 marzo 2021, quando è stato aggiunto anche Bardin.

Nel dettaglio Del Vecchio lascia prima di tutto “l’intera partecipazione da me detenuta in piena proprietà nella società Frangipiani Limited, con sede in Old Parham Road, St. John’s – Antigua West Indies, titolare della nostra villa in Antigua, il cui altro socio è mia moglie Nicoletta”. Alla Zampillo assegna poi “il diritto ad ottenere, direttamente o indirettamente, con oneri e spese a carico dell’eredità, la proprietà della palazzina in Roma, Lungotevere Marzio e Via Monte Brianzo, attualmente di proprietà della società Partimmo s.r.l., interamente partecipata da Delfin, con l’onere di consentire a mia figlia Marisa, vita natural durante, l’utilizzo a titolo gratuito dell’appartamento che attualmente ella occupa in detta palazzina”. Tra gli immobili lasciati in eredità alla moglie c’è anche “il diritto ad ottenere, direttamente o indirettamente, con oneri e spese a carico dell’eredità, la proprietà della Villa La Leonina in Beaulieu-Sur-Mer, attualmente di proprietà della società Partimmo s.r.l., interamente partecipata da Delfin”. Infine “gli arredi, gli oggetti d’arte e i beni mobili in genere, che siano contenuti nella nostra casa coniugale, in Milano, Piazza San Fedele, nonché nella Casa di Beaulieu, nella Casa di Antigua e, limitatamente alla parte da noi utilizzata, nella Casa di Roma”.

Riguardo alla novità dei due manager tra gli eredi, il fondatore di Luxottica morto lo scorso 27 giugno conferma con i lasciti la volontà di legare a doppio filo Milleri e Bardin – al suo fianco nelle partite degli ultimi anni, dalla realizzazione del sogno di creare un campione europeo delle lenti e degli occhiali fino alla recente acquisizione dell’olandese GrandVision – al futuro dell’azienda che Del Vecchio ha creato dal nulla e fatto crescere in oltre sessant’anni. A Milleri già nel 2017 – secondo quanto emerge sempre dalle carte – Del Vecchio aveva deciso di lasciare la sua quota nella società Acqua Mundi Srl, costituita nel 2016 proprio col manager per avviare un progetto di riqualificazione e rilancio del parco delle Terme di Fontecchio a Città di Castello (PG), città natale di Milleri.

Articolo Precedente

Superbonus, i correttivi sulle cessioni dei crediti non bastano a tirare fuori dai guai imprese e famiglie. E nemmeno lo Stato

next
Articolo Successivo

Bollette gas, l’authority: autunno drammatico. “Costi raddoppiati. In arrivo aumenti senza precedenti nonostante gli aiuti del governo”

next