La storia del piccolo Evan, il bimbo di un anno e mezzo morto il 17 agosto del 2020 all’ospedale di Modica ha un primo epilogo: la Corte di Assise di Siracusa ha condannato all’ergastolo Letizia Spatola, 24 anni, e Salvatore Blanco, 32, rispettivamente madre e patrigno del bambino. I due, che vivevano a Rosolini (Siracusa) erano accusati di maltrattamenti ed omicidio. Il bambino, secondo quanto ricostruito, avrebbe subito un calvario fatto di percosse e lesioni durato mesi.

La Corte, presidente Tiziana Carrubba, a latere Carla Frau, li ha condannati anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e alla decadenza della responsabilità genitoriale oltre al pagamento di una provvisionale alle parti civili: 50mila euro in favore della nonna, Elisa Congiu, assistita dagli avvocati, Aurora Cataudella e Nino Savarino, 50mila euro per Stefano Lo Piccolo, padre del bimbo e 25 mila euro ciascuno per gli zii, Michael Lo Piccolo e Jessica Lo Piccolo.

La mamma di Evan, la 24enne Letizia Spatola, che si trova agli arresti domiciliari, era presente in Aula con il suo avvocato Natale Di Stefano mentre Blanco, assistito dall’avvocato Salvatore Irullo, era in collegamento dal carcere di Vibo Valentia dove si trova rinchiuso.

Evan era deceduto “per la grave insufficienza cardiorespiratoria da broncopolmonite da aspirazione”, secondo i periti riconducibili alle lesioni subite nel corso dei mesi. Già all’arrivo in pronto soccorso i medici si erano accorti dei lividi sul corpo del piccolo. Secondo la procura Evan avrebbe subito diverse fratture a causa delle percosse del convivente della madre e solo per alcune di esse sarebbe stato ricoverato in ospedale. Nell’ultimo ricovero, a luglio 2020 per una frattura alla clavicola, i medici facendo la radiografia si erano accorti anche di fratture alle costole. Tra i traumi pregressi fratture esterne ma anche al femore e allo sterno.

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