Per Patrizio Ranieri arriva il giudizio immediato: la prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 22 novembre. Il 20enne, giovane promessa del calcio, è accusato di stupro e stupro di gruppo nei confronti di una minorenne, ma anche per lesioni gravi. Da gennaio scorso si trova agli arresti domiciliari. I fatti contestati risalgono infatti alla notte di San Silvestro 2021: secondo la procura di Roma, ha violentato una giovane amica – che all’epoca dei fatti aveva 16 anni – nel bagno e nella camera da letto di una viletta di Primavalle dove molti giovani della Roma bene stavano festeggiando il Capodanno.

“Un primo passo per la giustizia in nome di mia figlia è stato fatto”, ha dichiarato il papà della ragazza, come riporta Repubblica. La minorenne, stando a quanto ricostruito nelle indagini, è stata violentata da Ranieri ma anche da altri giovani presenti alla festa: due minorenni e altri due maggiorenni, Claudio Nardinocchi e Valerio Ralli. Per quest’ultimi non sono ancora state chiuse le indagini. L’ex promessa dell’Atletico Lodigiani però è considerato dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dalla sostituta Stefania Stefanìa il principale accusato: da qui la richiesta del rito immediato, accolta dalla gip Tamara De Amicis.

Alcuni testimoni hanno raccontato che Ranieri quella sera aveva indossato e mostrato agli amici la maglietta bianca della vittima, era sporca di sangue. Agli atti ci sono anche le foto. Così come le chat in cui Ranieri chiede agli altri presenti di “stare zitti”. Lui ha detto ai carabinieri che la ragazza “era consenziente”. Lo ha ribadito anche davanti al giudice. Ma le sostanze trovate nel sangue della vittima – c’erano tracce di stupefacenti – oltre alle lesioni sul corpo sono per la procura delle prove schiaccianti.

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