Non c’è nessuna lista di proscrizione, non c’è nessuna attività d’intelligence sulle persone. È un semplice report fatto da un tavolo interministeriale creato nel 2019″. A dirlo è stato il presidente del Copasir, Adolfo Urso, di Fratelli d’Italia, ospite a Otto e mezzo, su La7. L’oggetto della puntata è l’ormai noto elenco pubblicato dal Corriere della Sera coi nomi di persone ritenute vicine a Vladimir Putin, articolo che ha spinto, oggi, il sottosegretario Franco Gabrielli a convocare una conferenza stampa per allontanare le accuse nei confronti dei servizi segreti. Nel corso della trasmissione, per dare forza alla sua teoria, Urso ha tirato fuori la task force dell’Unione europea che si occupa di disinformazione, dicendo che “in Europa questa cosa esiste già dal 2015”. Giovanni Floris, tuttavia, è intervenuto smentendo il presidente del Copasir: “Ho letto il rapporto (quello diffuso da Gabrielli, ndr) e non è così. È una rassegna stampa sulle opinioni che dissentono dalla linea atlantista, peraltro senza fonti. Io gliela facevo meglio”.

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