Il dialogo con la Russia e la strategia di lasciare uno spiraglio sempre aperto per un riavvicinamento a Mosca sono da sempre un punto centrale della strategia di Emmanuel Macron per regolare i rapporti tra il Cremlino e l’Unione europea. Il presidente francese lo ha ripetuto anche oggi nel corso di un’intervista ad alcuni giornali regionali. Ma le sue parole non sono piaciute a Kiev che, invece, spinge per una strategia più intransigente di Bruxelles nei confronti di Vladimir Putin e il suo entourage. Tanto che il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, è intervenuto attaccando duramente il capo dell’Eliseo: – “Gli appelli a evitare l’umiliazione della Russia possono solo umiliare la Francia e ogni altro Paese che lo richieda. Perché è la Russia che si umilia. Sarebbe meglio che tutti ci concentrassimo su come rimettere la Russia al suo posto. Questo porterebbe pace e salverebbe vite”.

Che Zelensky e compagni chiedano un atteggiamento più rigido degli alleati nei confronti di Mosca non è una novità. Anche dopo le lunghe e complicate trattative per arrivare a un accordo sul sesto pacchetto di sanzioni Ue a Mosca, che tra le altre cose prevedono l’embargo al petrolio russo trasportato via mare entro i prossimi sei mesi, dalla capitale ucraina erano arrivati commenti poco entusiastici. Le misure, avevano fatto sapere, “sono insufficienti. Non siamo soddisfatti”.

Così, la strategia del dialogo riproposta da Macron ha ulteriormente indispettito i membri del governo ucraino. Il presidente francese è infatti tornato a ripetere che rimane fondamentale che la Russia non venga umiliata in modo da poter trovare una soluzione diplomatica una volta che i combattimenti cesseranno. Ha comunque sottolineato che il presidente russo ha commesso un “errore storico e fondamentale per il suo popolo, per se stesso e per la storia” invadendo l’Ucraina e per questo ora è “isolato”.

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