Anche l’oggettistica e il relativo utilizzo hanno connotazioni che nelle domeniche bestiali diventano decisamente degne di nota. Se infatti nel mondo circostante “volano farfalle” nel ritratto bucolico dei campi di provincia non accade altrettanto e vola tutt’altro: inteso proprio come tutto il resto rispetto alle farfalle. E così, diverso è anche il trattamento riservato alla componentistica sportiva: pali, traverse, reti. E quanto al volare di farfalle di sopra, proprio no, ribadito anche questo si tratta di animali: farfalle no, piccioni sì.

È UNA PORTA UN PO’ PICCOLA (SEMBRA FATTA DA TE)
Ormai nel calcio i centimetri sono tutto: un pezzo di scarpetta più avanti o più dietro significano gloria o disperazione, idem per la traiettoria di un tiro. Lo sa bene Patrik Gunnarson, portiere islandese 21enne che gioca nel Viking in Norvegia, colto dalle telecamere a prendere a calci i pali della porta per farli rientrare di qualche centimetro, riducendo così lo spazio a disposizione degli avversari per fare gol. Non sarebbe neppure nuovo, Gunnarson, a queste azioni: secondo lui semplice scaramanzia… versione accettata dagli avversari che hanno annunciato che in suo onore faranno lo stesso, su Gunnarson stesso.

NON VOLANO FARFALLE…
No, proprio non volano farfalle come canta Sangiovanni nei campi minori. Vola tutto il resto però, come a Giugliano, in Campania, società multata di 220 euro perché “come relazionato dai CC, durante la fine del secondo tempo e dei tempi supplementari propri sostenitori lanciavano più bottiglie d’acqua, monetine e chiavi all’indirizzo della panchina della squadra avversaria, il tutto rivolgendo parole volgari ed offensive all’indirizzo dei tesserati della società avversaria” o come a Laterza, in provincia di Taranto, dove l’Hellas è stata multata di 300 euro perché “propri sostenitori durante la gara lanciavano in campo un battente per tamburo senza conseguenze; i medesimi sostenitori lanciavano contro i tesserati della squadra avversaria ed il commissario di campo alcune bottigliette di acqua senza conseguenze”.

…MA VOLANO PICCIONI
C’è un tradizionale stile di tuffi che si chiama “a petto di palombo”, dove il palombo è appunto il piccione, particolarmente “rustico” in quanto ci si lancia petto in avanti in acqua. È lo stile adottato da Michele Schinco della Beppe Viola Calcio (I Categoria Piemonte), squalificato per due gare perché “per condotta violenta consistita nell’aver colpito un avversario al volto con il petto. Il giocatore ha commesso l’azione in maniera volontaria, avendo mirato l’avversario e colpito dopo una rincorsa, il tutto mentre l’aggredito buttava il pallone fuori dal campo per soccorrere un compagno rimasto a terra”.

LA PARTITA È UN PO’ TOSSICA, STRAPPI UNA RETE
Che succede se non sei d’accordo con un rigore assegnato contro? Che ti arrampichi fino alla porta e strappi la rete per non farlo battere: è quello che hanno fatto i tifosi del Vushtrria quando l’arbitro ha assegnato agli avversari del Malisheva un rigore facendo sospendere momentaneamente la partita. No, non volevano stare male.

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