Ci sono altri due casi sospetti di vaiolo delle scimmie in Italia: si tratta due giovani donne. Gli accertamenti sono in corso ad Ancona e a Genova. Venerdì alla Clinica di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti, come anticipato oggi dal Corriere Adriatico, è stata ricoverata una paziente di 24 anni, cittadina italiana residente in Francia. La donna, riferiscono gli Ospedali Riuniti, “ha effettuato nel primo pomeriggio un accesso in Pronto soccorso: presentava un eritema diffuso con vescicole e papule, difficoltà respiratoria, cefalea ha riferito di aver avuto febbre nei giorni precedenti”.

Il medico della Clinica di Malattie Infettive ha dato indicazione al ricovero per caso sospetto di Monkeypox Virus (Mpxv) ma “attualmente la 24enne è in buone condizioni di salute. Sono in corso esami – spiegano gli Ospedali Riuniti – sono in corso esami volti a escludere le diagnosi differenziali con altri virus esantematici nell’attesa dei reagenti per la diagnosi molecolare di Mpxv tramite Pcr, il cui arrivo è previsto entro martedì 31 maggio”. Sempre ieri anche il figlio della 24enne, dell’età di 4 anni, è stato visitato in pronto soccorso dell’ospedale materno infantile “Salesi” di Ancona per un “lieve rash cutaneo; assenti altri segni o sintomi”. In questo caso, il medico del Pronto soccorso non ha ritenuto necessario il ricovero del ragazzino che è stato dimesso e trasferito in ambulanza al domicilio della nonna.

Intanto “la ragazza” ventenne per la quale si sospetta il primo caso di vaiolo delle scimmie in Liguria “rimane ricoverata” al Policlinico San Martino di Genova, da dove “oggi sono partiti i campioni per lo Spallanzani” di Roma che – dopo il primo esame risultato negativo – effettuerà “un test di verifica come laboratorio di riferimento nazionale. I risultati sono attesi per domani”. La giovane “rimane isolata – spiega all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale genovese.- anche perché comunque, pur avendo primo un test per il vaiolo delle scimmie negativo, potrebbe avere un’altra malattia infettiva contagiosa. Oppure potrebbe anche essere che il test di verifica risulti poi positivo”. Bassetti ritiene infatti che, “da un punto di vista clinico, il sospetto” rimanga “molto forte”.

Intanto due persone considerate contatti stretti di una persona infettata dal vaiolo delle scimmie sono state vaccinate venerdì a Parigi. Uno dei due è un uomo di circa 30 anni contatto del primo paziente risultato positivo in Francia lo scorso 20 maggio. Un primo caso è stato confermato in Irlanda. Le autorità sanitarie stanno indagando su un altro caso sospetto. L’Argentina ha confermato due casi di vaiolo delle scimmie, diventando così la prima nazione in America Latina a registrare casi legati al focolaio internazionale. Il ministero della Salute argentino ha confermato che il primo caso riguarda un uomo della provincia di Buenos Aires che si era recato in Spagna; nel corso della giornata è arrivata la conferma di un secondo caso, un cittadino spagnolo arrivato in Argentina. “Il paziente è in buone condizioni di salute generale, isolato e sta ricevendo un trattamento per i sintomi”, ha aggiunto il ministero della Salute. Nessuno dei suoi contatti al momento presenta sintomi.

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