Scoppia un altro caso all’interno del M5s. Il motivo è un murales fotografato e pubblicato sulla sua bacheca Instagram da Claudio Cominardi, deputato lombardo al secondo mandato, ex sottosegretario al Lavoro durante il governo Conte 1 e attualmente tesoriere del gruppo parlamentare del Movimento a Montecitorio. Nel graffito si vede il presidente del Consiglio Mario Draghi al guinzaglio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Sotto la foto il commento del deputato è affidato solo agli hashtag con le parole graffiti, Draghi, Biden, war. Il premier italiano è raffigurato con il corpo della Lupa, simbolo di Roma, ed è tenuto al guinzaglio dal presidente americano. Le mammelle con Romolo e Remo riportano la scritta “liquid gas”.

La questione è arrivata subito sul tavolo del leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte che al momento non ha voluto entrare nel merito: “Adesso non mi fate parlare di una foto postata – ha risposto ai giornalisti – Mi hanno detto che si tratta di graffiti, non diamo importanza”. Ma si è subito levata la voce di un pezzo del M5s che si riferisce al ministro degli Esteri. Proprio il capo della Farnesina è intervenuto: “Quell’immagine è inaccettabile, ne prendo totalmente le distanze, noi come forza politica sosteniamo il governo, sosteniamo il presidente del consiglio”. “Quello non è diritto di critica – incalza Di Maio – Quello è qualcosa da cui prendere le distanze, spero che il movimento prenda le distanze il prima possibile“. Duro anche l’alleato Enrico Letta, segretario del Pd: “L’ho trovato particolarmente sgradevole. Fuori luogo e sgradevole“, commenta.

Tra i critici interni al M5S anche Sergio Battelli, presidente della commissione per le Politiche comunitarie della Camera: “L’arte è da sempre un potente mezzo di comunicazione che però va usato a proposito, soprattutto dalla prima forza politica di questo Paese. Ciò che mi sfugge, come ho già avuto modo di far notare sotto al post in questione, è perché una persona che ricopre un ruolo così delicato e primario all’interno del Movimento, ma il discorso vale per chiunque ne faccia parte, abbia sentito l’esigenza di pubblicarlo sui propri canali social. E non derubricherei l’episodio, come ha fatto il presidente Giuseppe Conte, definendolo ‘senza importanza’. Io non intendo derubricarlo, voglio prenderne nettamente le distanze difendendo il nostro governo, e il presidente del Consiglio Mario Draghi, che abbiamo deciso convintamente di sostenere. Le Istituzioni non si difendono a giorni alterni e a seconda delle convenienze”. Si schiera col tesoriere, invece, l’ex deputato Alessandro Di Battista, riferimento dei pentastellati più critici col governo Draghi: “È uno splendido murales satirico. Qua se tocchi Draghi ti linciano. Eppure è oggettivamente un politico mediocre. Non ragioniam di lor, ma guarda e passa caro Claudio. E magari non votare più fiducie”.

Alle prese di posizione interne al Movimento si aggiungono quelle esterne. Italia Viva, per esempio, con il suo coordinatore Ettore Rosato. “Lo detestano e lo offendono – scrive sui social riferendosi a Draghi – perché è autorevole e capace. Il contrario del suo predecessore. Ps: l’autore è il senatore Cominardi, un grillino a caso, è il tesoriere, incarico fiduciario scelto da Conte, uno che la pensa come lui”. E Forza Italia, con l’ex presidente del Senato Renato Schifani: “Il rispetto delle istituzioni, delle persone e del ruolo ricoperto dovrebbero essere elementi acquisiti per chi si onora di sedere in Parlamento”. L’immagine diffusa da Cominardi, aggiunge, “non può essere tollerata, né si può minimizzare la sua gravità”.

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