Draghi è un esperto di finanza. Punto. Quando parliamo di sicurezza o di riforma della giustizia, non ci siamo proprio”. È un Nicola Gratteri a tutto campo quello che andrà in onda domani sera al “Maurizio Costanzo Show”. Ospite al teatro Parioli di Roma, il procuratore della Repubblica di Catanzaro non le manda a dire e ne ha per tutti a poche settimane dalla notizia che la ‘ndrangheta sta progettando di ucciderlo mediante un attentato esplosivo. Dalla lotta alle cosche mafiose al rapporto tra la magistratura e la politica. Gratteri non si risparmia rispondendo alle domande di Maurizio Costanzo: “C’è un’aria di restaurazione – dice il magistrato – C’è un’aria di liberi tutti. È un momento brutto per il contrasto alle mafie, alla criminalità organizzata e alla criminalità comune. È un momento in cui la magistratura è molto debole. Sono stati fatti degli errori e la magistratura non ha avuto il coraggio di autoriformarsi. Quindi in questo momento c’è una sorta quasi di vendetta della politica nei confronti della magistratura dopo 30 anni”.

“Oggi – aggiunge – si stanno facendo modifiche normative in Parlamento, ma soprattutto nel governo e poi il Parlamento ratifica. Il Parlamento è gestito da 8-10 persone, non di più. Gli altri votano quello che dicono quelle 8-10 persone. In questo momento c’è un governo dove, dal mio modestissimo punto di vista, Draghi è un esperto di finanza. Punto”. Chiaro il riferimento di Gratteri alle iniziative che il governo, in questi mesi, sta portando avanti sui temi della sicurezza e della riforma della giustizia. “Non ci siamo proprio”. E il Parioli applaude il magistrato che il Consiglio superiore della magistratura e le sue correnti non hanno voluto a capo della Direzione nazionale antimafia. Il 4 maggio, infatti, il Csm lo ha bocciato grazie anche ai voti determinanti del presidente e del procuratore generale della Corte di Cassazione. Contro il procuratore di Catanzaro hanno votato pure due dei tre consiglieri del Csm indicati dal Movimento Cinque Stelle che poi, attraverso i parlamentari calabresi, ha definito la mancata nomina di Gratteri alla Dna “alquanto incomprensibile” e “senza dubbio un’occasione persa”. Un esempio che potrebbe spiegare la frase del magistrato che andrà in onda domani al “Maurizio Costanzo Show”: “Gli altri votano quello che dicono quelle 8-10 persone”.

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