Carlo Calenda fa marcia indietro sulla candidatura alle prossime elezioni comunali a Como di Doha Zaghi, la 31enne mistress, nome d’arte Lady Demonique. Zaghi è nella lista Agenda Como 2030 che esprime candidati di Azione, Italia Viva, +Europa e Volt. Zaghi, in particolare, è in quota Azione. In un tweet pubblicato domenica, il leader del movimento ha scritto: “Ragazzi, scherzi a parte, come ovvio non conoscevo i trascorsi della signora in questione. Se si trattasse di fatti privati nulla questio, ma direi che non ci sono i presupposti perché sia una candidata di Azione”.

Nella descrizione della sua candidatura, il partito di Calenda la definisce “imprenditrice digitale e performer”, anche se – racconta lei stessa alla Provincia di Como – il suo lavoro è un altro: girare l’Italia per incontri sadomaso con persone che la contattano a telefono e poi, per ringraziarla, le fanno dei “regali”. Lady Demonique rifiuta la definizione di escort: “Non ho clienti, non intrattengo con loro veri rapporti sessuali”, dice al giornale locale. I partner, spiega, “mi possono omaggiare, comprandomi scarpe oborse, oppure possono acquistare i miei video”.

Zaghi aggiunge: “Non sono una pornostar. Sono solo pregiudizi. Ho diverse amiche in Germania psicologhe che fanno anche la mia stessa professione. E così in America ci sono famose ‘dominatrici’ con impegni importanti in politica”. Se Calenda va verso una retromarcia, a difesa di Zaghi si schiera Barbara Minghetti, la candidata sindaca del centrosinistra: “Doha ha contribuito con serietà e ricchezza di proposte al nostro lavoro sul programma. Capisco il bisogno di colorare la campagna elettorale, ma sarebbe bello che nel 2022 ci concentrassimo su cose serie”. Anche la lista Agenda Como ha espresso solidarietà: “Le scelte delle persone nella loro vita privata appartengono a un’altra sfera rispetto all’esercizio costituzionale dei diritti politici. E non devono certo impedire di portare un contributo costruttivo alla comunità civile cui apparteniamo. Questo significa essere liberali”.

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