Più di un italiano su due è contrario all’aumento delle spese di militari. Almeno secondo un sondaggio Emg per Cartabianca su Raitre. Alla domanda “lei è favorevole alle spese militari fino al 2% del pil come è stato stabilito da un’intesa tra i Paesi Nato nel 2014?” il 54% ha risposto di no. Solo il 23% ha detto di essere favorevole, stessa percentuale di chi preferisce non rispondere. Numeri lontanissimi e praticamente opposti a quelli espressi in Parlamento dai partiti, quasi tutti favorevoli all’aumento della spesa per la Difesa. E quasi tutti d’accordo, nelle scorse settimane, a inviare equipaggiamenti militari a Kiev. E invece, secondo la rilevazione Emg, il 50% degli intervistati è contrario all’invio di armi all’Ucraina da parte dell’Italia, col 34% che è favorevole e il 16% che non risponde.

Sul fronte economico, invece, il 57% si dice favorevole a “rinunciare alle forniture di gas russo privandosi di energia elettrica e riscaldamento per qualche ora al giorno pur di dare un chiaro segnale di condanna sull’aggressore dell’Ucraina”. Il 27%, invece, è contrario a questa ipotesi mentre il 16% non risponde. Per il 59% degli intervistati, poi, tra le maggiori paure legate al conflitto ci sono le conseguenze economiche. A questo quesito era possibile dare più risposte: il 48% ha indicato di temere di più un incidente in una centrale nucleare mentre per il 40% a provocare paura è il coinvolgimento del nostro Paese nella guerra. Solo il 18% indica tra gli elementi negativi legati al conflitto il massiccio arrivo di profughi.

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