Figlia di una tradizione che vanta nomi illustri come DS, CX, XM, e in tempi più recenti la C6, tocca ora alla C5X vestire i panni della nuova ammiraglia Citroën. Come nella tradizione della casa del doppio Chevron, una vettura che esce dalle forme convenzionali proponendo linee originali. Alta da terra come un suv, comoda come una berlina, capiente come una station wagon. Il tutto unito ad un nuovo livello di comfort e un mix di elementi stilistici e caratteristiche tecniche pescati per accontentare, secondo la Casa, chi vuole una vettura di segmento D diversa dal solito.

La base costruttiva delle C5X è affidata alla piattaforma EMP2 allungata: 4,8 metri di lunghezza e un passo da quasi 2,80 metri, misure che consentono comodità e spazio per passeggeri posteriori e bagagli, vista la capienza fino a 545 litri per le versioni a motore termico e 485 per l’ibrida plug-in. Una disponibilità di spazio che aumenta a 1640 litri abbattendo i sedili posteriori, un’operazione facilissima che si fa in un’unico movimento.

C5X, un nome composto da C5, che individua il modello, e la “X” che ne definisce le caratteristiche poliedriche. Una linea che vede un frontale imponente con il cofano lungo, su cui sono incastonati come gemme i fari che proiettano la firma luminosa a V di Citroën (inaugurata sulla nuova C4), linee fluide e aerodinamiche, con linea di cintura alta e ruote di grandi dimensioni che conferiscono unicità e dinamismo. E con un posteriore che si risolve in un ampio portellone, caratteristica distintiva delle grandi vetture Citroën.

Entrando nell’abitacolo la sensazione è quella di una lounge: ambiente accogliente e grande attenzione per le finiture. I sedili anteriori climatizzati e massaggianti (optional) “Advance Comfort” sono enormi, molto comodi, anche se non sarebbe stato male poter contare su un maggior supporto laterale. Davanti al driver c’è un cruscotto completamente nuovo con grafiche che ricordano i modelli iconici delle Citroën del passato. Di ampie dimensioni, personalizzabile e con tante informazioni, navigazione inclusa, l’head up display a colori. Al centro della plancia, come a fluttuare nello spazio uno schermo HD da 12”. Il sistema di infointrattenimento si comanda esattamente come uno smartphone ed il richiamo alle schermate è semplice ed intuitivo. Un tunnel centrale ricorda per alcune grafiche quello delle ultime DS. Il volante è ben dimensionato e la visibilità al posto di guida è più che sufficiente.

Per prima proviamo la ibrida PHEV, con una potenza combinata di 225 cavalli e una batteria da 12,4 kWh che offre un’autonomia dichiarata di 50 km in modalità elettrica e che richiede poco più di un’ora e mezza per un pieno di elettroni da una colonnina di ricarica (7,4 Kw l’assorbimento) , quasi tre ore e mezza da una presa di casa. Si parte con la batteria carica, per la maggior parte del percorso in modalità ibrida, che alterniamo con la Sport mentre lasciamo quella EV per la fine del viaggio. I consumi si assestano a circa 25 chilometri con un litro viaggiando sempre a velocità di codice. Con le esclusive sospensioni Attive Citroën Advanced Comfort, per il modello ibrido, a bordo si viaggia con un effetto “tappeto volante” che permette di superare tutti gli ostacoli: buche, cordoli, dossi rallentatori e altre imperfezioni del fondo stradale, come se non ci fossero.

E’ quindi la volta della versione benzina con 180 cavalli e cambio automatico a otto rapporti, con prezzo d’attacco fissato a 37.750 euro. Non riscontriamo particolari differenze dinamiche tra i tre programmi di guida se non che in Sport il motore gira più in alto e aumenta leggermente la sonorità percepita. L’ottima insonorizzazione di bordo e i vetri doppio strato consentono tuttavia di godere sempre un ottimo confort in ogni situazione e su tutti i modelli in gamma.

La C5 X è già ordinabile in Italia e arriverà nei punti vendita a ottobre. I prezzi partono da 33.250 euro per la versione benzina con motore tre cilindri (1199 cm3) PureTech 130 S&S EAT8 e 45.250 euro per l’ibrida plug-in con il 4 cilindri (1.598 cm3) 225 E-EAT8.

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