In migliaia, almeno 10mila secondo gli organizzatori, hanno preso parte a Insieme per l’Ucraina, la prima manifestazione istituzionale organizzata dal Comune di Milano contro la guerra. La piazza dell’Arco della pace, per l’occasione illuminato di azzurro e giallo, è stata così invasa dai tanti milanesi e dai rappresentanti della comunità ucraina. “Stiamo assistendo, con questa ignominia perpetrata dai vertici politici e militari russi, a quello che speriamo essere un ultimo sussulto di un modo vecchio e sbagliato di guardare al mondo e al pianeta”, ha detto sul palco il sindaco Beppe Sala. “Milano ha un Dna molto preciso: è la città che accoglie, da sempre, chiunque venga a vivere qui. Se spesso – ha aggiunto il primo cittadino – si è detto che Milano è la città più europea del nostro Paese, ora dovrebbe forse valere anche il contrario: l’Europa deve osservare quello che fa Milano, nel senso che deve disporsi ad accogliere tutte e tutti coloro che vogliono venirci a vivere, aderendo a un modello che si basa sulla pace insieme con lo sviluppo e il progresso”. Nel suo discorso il sindaco Sala ha anche citato il milione e mezzo di bambini che sta lasciando l’Ucraina per essere accolto in Europa, le più piccole e indifese vittime di questa guerra, “una Milano di bambini si sta spostando verso l’Europa”. “Il grado di civiltà di una società – ha sottolineato – si misura da questo: da quanto si riesce a permettere ai bambini di crescere nella libertà e nella giustizia dello sviluppo”. A chiudere la manifestazione il Va’ Pensiero di Giuseppe Verdi intonato dal tenore ucraino Vitaliy Kovalchuk.

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